(greco Mḗdeia, latino Medēa). Eroina della mitologia greca: figlia di Eeta, re della Colchide. Dotata di arti magiche, aiuta Giasone a conquistare il vello d'oro, fugge con lui e lo sposa. Quando G [...]
Nella tradizione letteraria greca Medea è il simbolo del “magico” e dello “straniero” rispetto al cosmo culturale dei Greci.
Termine con cui si designa comunemente la musica del sec. XIV in Francia e in Italia. Ars nova è il titolo di un breve trattato (ca. 1320) di Philippe de Vitry, in cui non si affrontarono problemi di [...]
L'Ars nova francese ebbe come centro principale Parigi, che già aveva visto fiorire la tradizione polifonica di Notre-Dame e dell'Ars antiqua: a essa la nuova scuola si ricollegò per
comune in provincia di Taranto (36 km), 79 m s.m., 178,33 km², 31.747 ab. (manduriani), patrono: san Gregorio Magno (3 settembre). [...]
L'8 marzo viene dato il via ogni anno alla Fiera Pessima, la cui tradizione risale al sec. XV, con ampia esposizione di merci di vario genere.
Sf. [sec. XIII; da danzare]. 1) Arte di muovere il corpo umano con movenze ordinate secondo uno schema individuale o collettivo, generalmente accompagnata dalla musica: danza veloce, lenta; comunemen [...]
Elementi acrobatici si inserirono nel teatro di danza fin dalle sue più remote origini rituali e la tradizione si è perpetuata fino ai giorni nostri.
sociologo statunitense (Filadelfia 1909-Binghamton, New York, 2002). Professore di diritto nell'Università di Buffalo e di sociologia nelle università di Chicago e di Harvard, postulò una teoria sull [...]
modellata sul gruppo familiare di tipo patriarcale, con indici di mortalità e di natalità molto elevati e un senso religioso profondamente sentito: è il tipo d'uomo “diretto dalla tradizione
(Socijalistička Federativna Republika Jugoslavija). Fino al 1991 la Iugoslavia si presentava come lo Stato dell'Europa meridionale più esteso e popoloso della Penisola Balcanica, affacciato a W al Ma [...]
Alla tradizione cristiana si rifacenno la slava, la festa del santo patrono della famiglia presso i Serbi ortodossi e cattolici, i Bosniaci e gli Sloveni, e i kolede, o canti di Natale
Commediografo francese (Parigi 1622-1673). Figlio di Jean Poquelin e di Marie Cressé, ebbe un'infanzia agiata, grazie alla professione del padre (tappezziere ordinario di Luigi XIII) e alla dote gene [...]
sala del Palais-Royal dove nel 1661 trionfò con Le depit amoureux (Il dispetto amoroso) e con L'école des maris (La scuola dei mariti) tratta dagli Adelfoe di Terenzio, ancora nella tradizione
(Asturias, uff. Principado de Asturias). Comunità autonoma della Spagna nordoccidentale, 10.604 km², 1.076.635 ab. (stima 2005), 102 ab./km², capoluogo: Oviedo. Confini: oceano Atlantico (N), Galizia [...]
Julián de los Prados, caratterizzate da una pianta che sintetizza quelle basilicali e a croce greca della tradizione visigotica, con coro tripartito e archi a tutto sesto su pilastri
sm. [da secessione]. Tendenza ad attuare una secessione. Nel suo significato storico-politico, il secessionismo è apparentato al separatismo(di cui spesso l'atto della secessione è l'esito) e si [...]
unitario, le cui frontiere non coincisero quasi mai con la carta delle nazionalità etnico-culturali e anzi spesso inglobarono sotto un'unica autorità politica comunità diverse per tradizione
scrittore russo (Orël 1818-Bougival, Parigi, 1883). Discendente da una nobile famiglia di origine tartara, insediatasi in Russia ai tempi dell'Orda d'oro, Turgenev trascorse i suoi primi anni nella t [...]
Turgenev esordì nel mondo delle lettere come poeta lirico, influenzato dalla tradizione romantica e postromantica russa, e, dopo la pubblicazione di alcune liriche, nel 1843 si fece
