Perché si dice che l’anno bisestile porti sfortuna?

portafortuna

“Anno bisesto, anno funesto”, recita il detto. Ma perché si dice così? Le ragioni sono da ricercarsi in tempi molto remoti. I primi a pensare che l’anno bisestile fosse un anno funesto, furono gli antichi romani che diffusero questa credenza in tutte le zone dell’Impero.

In altri territori che non risentirono dell’influenza romana, come i paesi anglosassoni, si pensa, invece, che l’anno bisestile sia un anno fortunato e propizio. In particolare il 29 febbraio è considerato un ottimo giorno per cimentarsi in nuove imprese che avranno sicuramente successo.

Probabilmente, la fama negativa attribuita dai romani agli anni bisestili, deriva dal fatto che febbraio era il mese preposto ai riti dedicati ai defunti. Il 21 febbraio si celebravano, infatti, i Feralia con cerimonie pubbliche, offerte e sacrifici.

Febbraio era dunque considerato un mese tetro e funesto. Un'altra ipotesi è che per gli antichi, tutto ciò che era anomalo e non razionale, fosse da considerarsi di cattivo auspicio quindi anche un anno con un giorno in più.