Perché i fulmini tendono a colpire sempre nello stesso punto?

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I fulmini sono quel magistrale spettacolo architettato da madre natura che congiunge cielo e terra e già gli antichi greci pensavano fosse la manifestazione della furia degli dei.

I fulmini sono archi elettrici che si diramano dalle nubi al suolo terrestre.
Le particelle di acqua e cristalli di ghiaccio all'interno delle nubi entrano in frizione a causa delle correnti: la collisione crea ioni carichi di elettricità elettrostatica.
Questa si propaga sulla terra, attirata dalla differenza di potenziale con le cariche positive del suolo... e dà vita al fulmine!

Le saette si fanno strada sulla terra creando un tracciato non lineare, alla ricerca del percorso che offre minor resistenza elettrica;
L'aria è un buon isolante elettrico, tutti gli elementi che si innalzano rispetto al terreno sono traguardi più “convenienti” per i fulmini!
Alberi, edifici bagnati, rilievi... sono potenziali bersagli delle scariche elettriche... così come i materiali metallici che fungono da ottimo conduttore elettrico...

Per complesse leggi della fisica, il fulmine tende a privilegiare gli oggetti metallici appuntiti: intuizione che permise allo scienziato americano Benjamin Franklin di realizzare primo parafulmine della storia, a metà del diciottesimo secolo.
Serpeggia nel pensiero comune, l'idea che l'ombrello attiri le scariche elettriche. In realtà è il fulmine a scegliere il suo bersaglio...

Il fulmine può decidere di scaricare la sua portata devastante anche direttamente al suolo, distruggendo oggetti e persone.
Il territorio italiano è colpito più di 600.000 volte l'anno dalle scariche elettriche.
Anche se soltanto una persona su 300.000 rischia di essere folgorata da una saetta, non bisogna sottostimare i rischi del trovarsi sotto un cielo in burrasca!
Henry Lacordaire disse: “L'amore è come il fulmine: non si sa dove cade finché non è caduto.”
Roy Sullivan, park ranger americano, è entrato di diritto nel guinnes dei primati per essere sopravvissuto a 7 colpi... di fulmine.

L'osservazione empirica del percorso di caduta dei fulmini conferma che tendono a colpire all'incirca sempre gli stessi punti anche se non esiste una spiegazione univoca e comprovata.
La conformazione idrogeologica del territorio e la presenza di strutture più elevate rispetto all'ambiente circostante, che permettono alle cariche elettriche delle nuvole di scaricarsi più facilmente a terra, potrebbero contribuire alla “scelta” dell'obiettivo da colpire.
Foto © rangizzz fotolia.com