Introduzione

L'arte romanica si sviluppa in Europa tra i secoli XI e XII, con prolungamenti nel XIII, e innesta il retaggio classico "romano" nella cultura dell'Europa postcarolingia. Manifestazione di un'epoca in cui la dimensione spirituale e religiosa domina tutti gli aspetti della vita e dell'arte, il romanico ripropone una visione culturale unitaria in Europa per la prima volta dopo la fine dell'Impero romano. Non è però uno stile del tutto omogeneo: accanto ai numerosi fattori di "internazionalità" non mancano "scuole regionali". L'architettura riprende e sviluppa tipiche forme tardoromane (copertura a volta, articolazione in campate, valore delle membrature e delle masse murarie) e valorizza, insieme al rilievo dei pieni e dei vuoti, la decorazione scultorea organicamente inserita e fusa nelle strutture. La pittura è meno omogenea dell'architettura e, soprattutto in Italia, sopravvivono influssi bizantini e classicheggianti. Le arti minori attraversano un momento di grande splendore con capolavori di miniatura, oreficeria, lavorazione dell'avorio e pittura su vetro.