Approfondimenti

Impieghi dei radioisotopi artificiali

L'utilità dei radioisotopi consiste nel fatto che essi hanno le stesse proprietà chimiche degli isotopi stabili dello stesso elemento; subiscono, cioè, le medesime reazioni. Se, per esempio, in un organismo vivente viene introdotto un radioisotopo che sostituisce un isotopo stabile dello stesso elemento, per mezzo di un rivelatore se ne può seguire il percorso interno. Per esempio, il fosforo radioattivo (32P) unito al fosforo stabile può venire immesso nelle radici di una pianta: un rivelatore posto lungo una foglia indicherà la frazione di fosforo che raggiunge la foglia e il tempo impiegato. Un radioisotopo i cui movimenti sono seguiti da un rivelatore viene detto tracciante o elemento marcato. Ci sono altre proprietà che rendono utili i radioisotopi. Essi possono emettere radiazioni γ utilizzate per distruggere batteri o anche tessuti cancerogeni (per questo scopo di può ricorrere alle radiazioni del cobalto −60). I radioisotopi vengono inoltre impiegati nell'industria per scoprire imperfezioni nei metalli (prove non distruttive) e per misurare lo spessore dei materiali.