I beni culturali

Sono qualificate tali le cose mobili e immobili che appartengono allo Stato, alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali, ad ogni altro ente o istituto pubblico, ovvero a persone giuridiche private senza scopo di lucro, e che presentano un interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico. Sono inoltre beni culturali per disposizione di legge specifiche categorie di beni, quali le raccolte di musei, pinacoteche, gallerie e altri luoghi espositivi; gli archivi e singoli documenti; le raccolte librarie delle biblioteche, sempre che tali beni siano di proprietà pubblica. Per quanto concerne i beni dei privati, divengono culturali, quando ne è intervenuta la dichiarazione dell’interesse culturale, le cose immobili e mobili che presentano un interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico di particolare importanza; gli archivi e i singoli documenti di particolare interesse storico; le raccolte librarie di eccezionale interesse culturale; le cose mobili e immobili che – per il loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dell’arte o della cultura in genere ovvero quali testimonianze dell’identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive o religiose – rivestono un interesse di particolare importanza; le collezioni o serie di oggetti che, per tradizione, fama e particolari caratteristiche ambientali, presentano nel loro insieme eccezionale interesse artistico o storico. Sono inoltre beni culturali le cose che interessano la paleontologia, la preistoria e le civiltà primitive; le cose di interesse numismatico; manoscritti, autografi, carteggi, incunaboli, libri, stampe, incisioni con le relative matrici, carte geografiche e spartiti musicali di particolare rarità e pregio; le fotografie, le pellicole cinematografiche e i supporti audiovisivi in genere con carattere di rarità e pregio; ville, parchi e giardini, piazze, vie, strade a altri spazi urbani aperti di interesse artistico o storico; i siti minerari di interesse storico od etnoantropologico; navi e galleggianti di interesse artistico, storico od etnoantropologico; ed infine le architetture rurali, che costituiscono testimonianze dell’economia rurale tradizionale. Per determinati beni (ad esempio, per gli affreschi) sono dettate specifiche disposizioni di tutela.