Il commercio elettronico diretto e indiretto

Si distingue solitamente tra commercio elettronico diretto e indiretto.

Nel commercio elettronico diretto tutte le fasi della transazione, dall'ordine, al pagamento alla consegna, avvengono on-line. Sono transazioni che hanno per oggetto beni digitali, ossia software, filmati digitali, dischi o canzoni in formato digitale trasmissibili tramite la rete ecc. Rientrano nel commercio elettronico diretto anche tutti i servizi che vengono forniti direttamente via Internet, come i servizi di biglietteria (ma non la semplice prenotazione), di intrattenimento (giochi on-line, scommesse), di banking, di assicurazioni e brokeraggio.

Nel commercio elettronico indiretto l'ordine e eventualmente anche il pagamento vengono effettuati on-line, ma il bene viene poi fisicamente spedito al domicilio o alla sede dell'acquirente. Oggetto della transazione sono beni tradizionali (libri, computers ecc.). In tal caso le imprese che lo praticano sfruttano la forma elettronica per espandere i propri canali e le proprie vendite.

B2B e B2C

Con riguardo ai soggetti che vi prendono parte, il commercio elettronico può svolgersi sia nella forma "business to business" (o B2B, cioè tra aziende), sia in quella "business to consumer" (B2C, tra aziende e privati). Oggi il B2B rappresenta, più o meno in tutti i paesi industrializzati i i due terzi del fatturato del commercio elettronico. Tuttavia, a partire dagli Stati Uniti, si delinea la rapida crescita del B2C, che presto sarà il motore trainante della crescita del settore.

Per poter effettuare transazioni commerciali su Internet il venditore deve creare un sito Web in cui esporre i propri prodotti o servizi. A questo scopo si rivolgerà a un fornitore di accesso (Internet Service Provider - ISP), che garantisce le comunicazioni da e con il resto della rete. Grazie alle prestazioni dell'ISP o di altri soggetti si assicurerà i servizi collegati (creazione pagine web, database per i prodotti e/o i clienti, sistemi per l'inoltro di dati da parte degli utenti ecc.). Poste on line le pagine web, l'impresa Internet gestisce sulla Rete gli ordini, i corrispettivi pagamenti e, con la collaborazione di corrieri, le spedizioni dei beni. È evidente che il tipo di organizzazione dipenderà dalla natura dei beni e/o servizi venduti (digitali o fisici), dallo strumento di pagamento richiesto, dalle modalità di consegna dei beni ecc.

Il problema della sicurezza nelle transazioni

Un punto critico dell'organizzazione dell'attività commerciale su Internet è costituito dalla gestione della sicurezza della transazione on line.

Da un lato vi è l'esigenza del compratore di essere certo sull'identità del venditore, alla sicurezza dei dati personali che comunica a quest'ultimo, della correttezza della descrizione dei beni esposti nel sito, della possibilità di recesso.

Dall'altro lato vi è l'esigenza del venditore di essere certo dell'identità del compratore, di garantirsi il pagamento effettivo del bene o del servizio venduto e la non ripudiabilità dell'acquisto.

A questo riguardo grande importanza riveste la firma digitale, una tecnica atta a rendere certa la provenienza di documenti che circolano su una rete di trasmissione di dati. Solitamente la firma digitale consiste nell'aggiungere al documento un'appendice crittografica che identifica l'emittente in maniera univoca.

I sistemi di pagamento

Particolarmente delicata è poi la questione della sicurezza del sistema di pagamento.

Le principali forme di pagamento elettronico tramite web sono tre: 1) Pagamento mediante carta di credito, che comporta la trasmissione via rete del numero del documento. Per il compratore questa forma di pagamento pone il problema di come tutelarsi da un uso non corretto del numero della carta di credito (addebito superiore al dovuto, accesso al numero da parte di terzi). 2) L'uso di un protocollo specifico (SSL) grazie al quale i dati relativi alla carta di credito non sono accessibili al venditore, in quanto crittati, ma sono decifrabili solo dal servizio (offerto da una banca o da un consorzio di banche) che mette a disposizione delle parti interessate il protocollo. 3) Infine esiste la carta prepagata, per un ammontare di denaro limitato, eventualmente ricaricabile.