La domanda

Nel linguaggio economico, il termine “domanda” assume diversi significati: può evocare, infatti, sia il concetto di quantità richiesta di un bene in un certo periodo di tempo, sia quello di relazione funzionale tra quantità richiesta di un bene e altre variabili economiche, per esempio il prezzo del bene, il reddito del soggetto richiedente e simili.

La funzione di domanda

Il concetto di relazione funzionale di domanda o semplicemente di funzione di domanda è ben illustrato da due note curve empiriche. Una di esse è la curva di domanda ottenuta associando osservazioni relative alla quantità domandata di un bene a osservazioni relative al suo prezzo (vedi figura 3.1). La seconda è la cosiddetta curva di Engel che descrive l'andamento della spesa in una categoria di beni (dunque non esattamente la quantità domandata, ma una somma di quantità domandate ciascuna moltiplicata per il prezzo del bene corrispondente) al variare del reddito di una collettività (vedi fig. 3.2).

La curva di domanda non è che la rappresentazione grafica di una scheda di domanda, ossia di una tabella indicante la quantità di un bene che gli acquirenti comprerebbero in corrispondenza di prezzi diversi.

La teoria della domanda oggi si propone di offrire un'interpretazione delle regolarità empiriche osservate in termini di comportamento razionale.

In particolare la teoria della domanda si propone di rendere ragione della relazione negativa tra quantità domandata e prezzo di un determinato bene. Questa regola apparentemente banale costituisce la cosiddetta legge della domanda.

Graficamente, ogni punto della curva (fig. 3.1) indica la quantità, riportata sull'asse delle ascisse, che gli acquirenti sono disposti a comprare a ciascuno dei prezzi riportati sull'asse delle ordinate. Se il prezzo è alto, cioè distante dall'origine, la quantità sarà ristretta; se il prezzo è basso, la quantità domandata sarà maggiore. La curva assume, di conseguenza, il tipico andamento negativo, inclinato verso destra.

Ogni variazione di prezzo provoca uno spostamento lungo la curva, perché fa variare la quantità domandata.

A parità di altre condizioni, quando il prezzo di un bene aumenta la domanda diminuisce. Viceversa, quando il prezzo di un bene diminuisce, la domanda aumenta.

Domanda, reddito e ricchezza

Tra quantità domandata di un bene e reddito del soggetto richiedente esiste invece una relazione positiva. In altre parole, quando aumenta il reddito (o la ricchezza) aumenta anche la domanda dei beni (purché si tratti di beni normali e non di beni cosiddetti inferiori).

In questo caso la variazione (per es., aumento di reddito) si manifesta non in uno spostamento lungo la curva ma in uno spostamento della curva (per es., spostamento verso destra).

Le basi analitiche

La teoria della domanda ha le sue basi analitiche nella teoria delle . Nello stesso capitolo vedremo come si deriva la curva della domanda.

Effetto di reddito ed effetto di sostituzione

Vi è però un'importante sottigliezza che è opportuno anticipare. La curva empirica di domanda viene costruita con dati temporalmente distinti e non è sempre detto che al crescere del prezzo di un bene la domanda osservata decresca. Ciò può dipendere dal fatto che anche le risorse di un individuo o di una collettività possono essersi modificate al variare del tempo. Si noti infatti che a reddito monetario invariato di un individuo, il raddoppio di un (importante) prezzo, per esempio un raddoppio dei canoni d'affitto delle abitazioni, implica una (rilevante) riduzione di reddito reale. Alla teoria interessa invece chiarire se, in condizioni ideali di costanza delle risorse o della stessa utilità di un individuo, l'aumento del prezzo di un bene implica necessariamente la riduzione della quantità domandata. Per rispondere a questa curiosità occorre neutralizzare l'effetto reddito che ogni variazione di prezzo porta con sé e concentrarsi sul solo effetto di sostituzione. La domanda ottenuta neutralizzando l'effetto di reddito si dice domanda compensata.

Il caso elementare a due beni deve evidentemente essere superato. Quando si considerano n beni la quantità domandata di ogni singolo bene risulta funzione, oltre che del prezzo del bene considerato, anche di tutti gli altri prezzi. In questo modo la teoria può tenere conto dei rapporti di sostituibilità e di complementarità tra beni.

Tutte le curve di domanda sono inclinate a destra?

Il cosiddetto paradosso di Giffen (dal nome dell'economista e giornalista scozzese Robert Giffen, 1837-1910) descrive un'eccezione della legge generale della domanda (in base alla quale la domanda di un bene diminuisce all'aumentare del suo prezzo), che si manifesta quando la spesa per un determinato bene rappresenta una parte consistente del reddito del consumatore e quando la domanda di tale bene diminuisce all'aumentare del reddito del consumatore. Ciò avviene nei casi dei beni considerati “inferiori”, come le patate nell'Irlanda del XIX secolo, per i quali l'effetto di sostituzione è negativo; infatti l'aumento del prezzo delle patate provocò una diminuzione generale del reddito e di conseguenza l'aumento del loro consumo rispetto a quello di beni più costosi, come la carne o la farina.

Domanda individuale e domanda di mercato

Le funzioni di domanda individuali possono inoltre essere variamente aggregate. Una tipica aggregazione è quella per singolo bene nell'ambito di una determinata regione economica, nell'ipotesi che i redditi individuali rimangano immutati. Si perviene in questo caso alla cosiddetta curva di domanda di mercato marshalliana.

Un'altra importante aggregazione è quella che conduce a considerare l'intera domanda di beni e servizi (cosiddetti finali) all'interno di un sistema economico. Si parla in tal caso di domanda aggregata senza altra specificazione.

Stime empiriche e misure della domanda

Quando si dispone di un sufficiente numero di osservazioni empiriche relative alla domanda di un bene, al suo prezzo, ai prezzi dei beni succedanei o complementari, al reddito del soggetto richiedente ed eventualmente ad altre variabili rilevanti è possibile stimare i coefficienti della funzione di domanda.

Per esempio, supposto di fare riferimento a una funzione in forma lineare, il problema della stima dei coefficienti consiste nel determinare valori numerici dei coefficienti a, b, c, d nell'equazione

dove p q , p s , p crappresentano i prezzi del bene domandato, di un bene ad esso succedaneo e di un bene complementare e il simbolo y rappresenta il reddito del soggetto considerato. Se si dispone di stime relative ai valori futuri delle variabili prezzo e del reddito è possibile “predire” quale sarà l'entità della futura domanda. In altri casi le osservazioni empiriche disponibili possono essere utilizzate per stimare l'elasticità della domanda rispetto al prezzo p q, rispetto al reddito o rispetto ad altra variabile. È facile rendersi conto del fatto che anche la semplice conoscenza dell'elasticità può essere utilizzata per fare predizioni riguardo al valore che la domanda di un bene assumerà al variare di qualcuno dei suoi argomenti.

Le curve di Engel della spesa

La relazione tra quantità domandata di beni e servizi (dato il prezzo) e reddito dei consumatori riveste particolare rilievo. La rappresentazione grafica di questa dipendenza è data dalle curve di Engel della spesa (vedi fig. 3.2).

Esse mettono in evidenza, tra l'altro, che la quota di spesa in beni di primaria necessità sulle spese totali è in relazione inversa al reddito delle famiglie.

Classificazione dei beni in base all'elasticità della domanda.

Ibeni di consumo sono classificabili come beni di lusso, di primaria necessità e inferiori a seconda che l'elasticità della domanda sia maggiore di uno, compresa tra zero e uno, minore di zero.

Importanza della previsione della domanda.

Nel campo degli studi aziendali la previsione della domanda futura di un prodotto può assumere rilevanza cruciale quando si tratta di decidere la misura degli investimenti necessari all'adeguamento della futura capacità produttiva.