La filosofia come sapere assoluto

L'idea platonico-aristotelica della filosofia come ricerca del fondamento e quindi, in ultima istanza, come scienza del divino attraversa largamente la storia del pensiero occidentale per raggiungere la sua enfasi maggiore nell'ambito dell'idealismo romantico, per il quale la ricerca del fondamento deve mirare a un vero e proprio sapere assoluto. Per G. Fichte la filosofia diviene in tal modo "scienza della scienza in generale", sistema compiuto e unico di ogni sapere. Nel Sistema dell'idealismo trascendentale F.W.J. Schelling vede nella filosofia il compimento di tutte le scienze. Infine G.W.F. Hegel dice che le diverse scienze devono scomparire nella "necessità del concetto", nella filosofia intesa appunto come unico vero sapere. Questa prospettiva verrà ripresa anche nell'ambito dell'idealismo italiano che con B. Croce e G. Gentile porta all'estrema conseguenza il dettato hegeliano: le scienze positive hanno una funzione meramente strumentale e pratica, poiché solo la filosofia è un vero e proprio sapere in quanto raggiunge la dimensione assoluta del reale.