La scuola di Elea: Senofane, Parmenide, Zenone, Melisso

In sintesi

Senofane

Senofane elabora una critica razionalistica della concezione antropomorfica degli dei: identifica Dio con il cosmo e gli attribuisce caratteri di unità, superiorità rispetto agli altri dei, onniscienza, onnipotenza. Senofane ha anche una dottrina fisica, che riconosce la Terra come arché. Formula anche dei principi etici, incentrati sulla superiorità della dimensione interiore e intellettiva dell'uomo.

Parmenide e il problema dell'essere

Parmenide ha un grande influsso sul pensiero greco, perché per la prima volta introduce e sviluppa il problema dell'essere.

Le viedella verità e della falsità

Parla di una via della verità, ("L'essere è e non può non essere, il non essere non è e non può in alcun modo essere") e di una via della falsità che nega il principio dell'essere come unica realtà. Solo la via della verità è percorribile: infatti solo ciò che esiste può essere pensato e detto.

Identità di essere e pensareEssere e pensare sono la medesima cosa: l'essere ha una serie di caratteri (ingenerato, incorruttibile, non ha un passato né un futuro, immobile, indivisibile, assolutamente uguale) che escludono qualunque forma di non essere.
La terza viaSebbene delle realtà mutevoli attestate dai sensi non sia possibile avere scienza ma soltanto opinione, esiste anche una terza via, dell'opinione plausibile delle cose, in cui la molteplicità e il divenire, attestati dai sensi, sono ammessi non come puro essere o puro non essere ma solo come apparenza fenomenica.
ZenoneZenone difende la dottrina di Parmenide dal paradosso che nega contro ogni evidenza il molteplice e il movimento; anzi la radicalizza eliminando la terza via che lascia una parvenza di verità al mondo sensibile.
La dimostrazione dialetticaIl metodo elaborato da Zenone è la dimostrazione dialettica, la quale prova la verità di una tesi dimostrando la falsità dell'antitesi.
Contro il movimentoLe argomentazioni contro il movimento si fondano sul cosiddetto argomento della dicotomia (ogni tratto di spazio può essere suddiviso in due tratti e così via all'infinito).
Contro la molteplicitàLe argomentazioni contro la molteplicità si basano sull'argomento dell'infinitamente grande e dell'infinitamente piccolo (ogni corpo può essere diviso in infinite parti: se queste hanno una dimensione, il corpo sarà infinitamente grande; se le parti non hanno dimensione, sarà infinitamente piccolo).
Melisso

Melisso descrive l’eternità dell’essere con la formula della durata infinita (“sempre era e sempre sarà”).