Il primo romanticismo: la scuola di Jena e il circolo di Berlino

Il primo cenacolo romantico si forma a Jena intorno al 1796, là dove, attraverso l'insegnamento di Fichte, si fa sentire la grande influenza della filosofia di Kant, componente determinante per la nascita del romanticismo. La funzione della immaginazione ­ che in Kant è il luogo di intersezione tra spirito e natura, coscienza e inconscio ­ diviene preminente in Fichte, assumendo il ruolo di una creatività spontanea e originaria, precedente la distinzione kantiana tra fenomeni e cose in sé.

Il poeta Novalis (1772-1801) riprende da Fichte la concezione di Io trascendentale e ne proclama l'unità con l'universo: un'unica forza opera in entrambi, l'immaginazione inconscia, o natura, e l'immaginazione conscia, o spirito, che emblematicamente si esprime nell'arte e nella poesia. Sono così poste le premesse dell'idealismo trascendentale di Schelling che del gruppo di Jena fu il teorico filosoficamente più profondo, accanto ai fratelli August e Friedrich Schlegel. Dopo la morte di Novalis il gruppo di Jena si scioglie, ma le idee romantiche si diffondono nelle capitali della Germania e dell'Europa. Esponente principale della scuola romantica di Berlino è il filosofo Friedrich Schleiermacher (1768-1834), autore dei Discorsi sulla religione (1799), nei quali la religione è posta decisamente al di sopra della metafisica e della morale. A suo fondamento sta il sentimento umano dell'infinito e del tutto. I tradizionali argomenti razionali della teologia, o gli argomenti morali con i quali Kant aveva inteso avvalorare la religione, sono superati in Schleiermacher dall'intuizione immaginativa che vede nella natura e nella storia una continua rivelazione del divino, di cui tutte le religioni sono a loro modo manifestazioni.