Pierre de Ronsard

La concezione poetica

Secondo Ronsard la poesia è una follia sacra, un dono e una missione di carattere divino. Il poeta deve possedere il "furore", che è qualcosa di completamente diverso dall'improvvisazione. L'autentica ispirazione poetica scaturisce dalla sintesi strettissima tra cultura e sensibilità personale. Le immagini, i miti, i luoghi dell'antichità classica e della poesia italiana sono gli strumenti che il poeta umanista utilizza per dar voce al proprio mondo poetico. E in effetti, se la composizione di alcune Odi e dei primi Amori tradisce ancora l'apprendistato formale, nelle opere successive l'imitazione degli antichi e degli italiani, le preoccupazioni retoriche e metriche sono completamente dominate dalla voce originale del poeta; la laboriosa fatica del "mestiere" diventa invisibile in un verso facile, spontaneo e musicale. Nei Discorsi, e in particolare nel Discours des misères de ce temps (Discorso sulle miserie del tempo, 1562) e nella Remontrance au peuple de France (Rimostranza al popolo di Francia, 1562), Ronsard si impegna nella controversia religiosa in difesa del partito cattolico, ma i toni polemici e violenti risultano alquanto forzati. Non è un caso che egli non sia riuscito a completare La Franciade, tentativo di poema eroico nazionale, esperimento fallito perché forma e tema a lui poco adatti. La sua poesia raggiunge ben altri vertici quando affronta i suoi temi prediletti, la gioia di vivere, la natura, l'amore, la donna, il piacere, la giovinezza, sottesi da una nota malinconica, la considerazione del tempo che fugge, la malattia, la vecchiaia, la morte. Lirico ed elegiaco, sensuale e cosmico, ironico e visionario, Ronsard persegue un sogno moderno, che segna la profonda distanza che lo separa e dal pensiero medievale e dai conflitti religiosi che incupirono gli ultimi anni della sua vita: sconfiggere la morte e conquistare l'immortalità per mezzo della poesia.

Il giudizio critico

Non in tutte le opere di Ronsard il verso è facile, spontaneo, musicale. Anzi la critica gli ha rimproverato l'eclettismo e la pretesa di affrontare temi troppo diversi e non sempre congeniali al suo temperamento. Ciononostante molti dei suoi versi, limpidi e di ritmo melodioso, sono capolavori poetici non solo della letteratura francese.