Il naturalismo: Zola e Maupassant

La scuola naturalista

Se Zola ne fu il caposcuola e Maupassant uno degli esponenti più significativi, altri scrittori entrano nel grande solco tracciato dal naturalismo.

I fratelli Goncourt

I due fratelli Goncourt, Edmond (1822-1896) e Jules (1830-1870), costituiscono un caso singolare di "gemellaggio" letterario. Possedendo una discreta rendita, poterono occuparsi di letteratura, di storia, delle predilette collezioni d'arte, in una perfetta comunione di gusti e d'intenti. Scrissero numerosi romanzi, che si proponevano come studi scientifici e minuziosi di "documenti" umani. Dopo Sœur Philomène (Suor Filomena, 1861) e Renée Mauperin (1864), pubblicarono il loro romanzo migliore, Germinie Lacerteux (1865), la cui prefazione divenne il manifesto programmatico della scuola naturalista. Il realismo dei Goncourt ha tuttavia caratteri ambigui; più che ambienti o quadri di vita essi rappresentano sempre un "caso" particolare e patologico; le loro opere non sono mosse da un impulso sociale, ma sono attratte esteticamente verso il brutto e il morboso che si traduce in uno stile volutamente impressionistico. Tra le opere di Edmond, scritte dopo la morte del fratello, si ricordano: Les frères Zemgano (I fratelli Zemgano, 1879); La Faustin (1882); Chérie (1884). Insieme scrissero il celebre Journal (Diario, ed. parziale 1887-96; ed. integrale 1956-59), interessante documento della società parigina dell'epoca, giudicato da alcuni critici il loro capolavoro. Nel suo testamento, Edmond predispose la fondazione della Société littéraire des Goncourt, che dal 1903 assegna ogni anno il più prestigioso premio letterario francese.

Alphonse Daudet

Alphonse Daudet (1840-1897), dopo il fallimento del padre, commerciante di Nîmes, dovette interrompere gli studi. Nel 1857 raggiunse a Parigi il fratello Ernest; furono anni difficili, evocati nel romanzo autobiografico Le petit chose (Storia di un fanciullo, 1868). Si fece conoscere pubblicando poesie, romanzi (La double conversion, La doppia conversione, 1861; Le roman de Chaperon Rouge, Il romanzo di Cappuccetto Rosso, 1862) e opere teatrali. Nel 1869 uscirono le Lettres de mon moulin (Le lettere dal mio mulino), racconti ambientati nella natia Provenza, suo capolavoro per il delicato equilibrio fra realismo descrittivo e trasposizione poetica della realtà, intrisi di lieve umorismo. Grande successo gli venne poi con L'Arlesienne (1872), dramma musicato da G. Bizet, e con i romanzi Fromont jeune et Risler aîné (Fromont il giovane e Risler il vecchio, 1874), Le nabab (Il nababbo, 1877), Numa Roumestan (1881), Sapho (1884), nei quali disegna un quadro della vita parigina del tempo. Caratteristico il suo realismo: egli è un osservatore attento della realtà, ma non neutrale, scientifico; al contrario, il suo sguardo è partecipe, carico di simpatia, emozione, ironia. Di lui si ricordano anche i tre popolari romanzi burleschi sul personaggio di Tartarino: Les aventures prodigieuses de Tartarin de Tarascon (Tartarino di Tarascona, 1872), Tartarin sur les Alpes (Tartarino sulle Alpi, 1885) e Port-Tarascon (1890).

Jules Vallès

Jules Vallès (1832-1885), giornalista di grande efficacia, politicamente fu un socialista rivoluzionario, pubblicò un pamphlet violento contro la disuguaglianza sociale, L'argent (Il denaro, 1857); raccolse molti suoi articoli nei volumi Les réfractaires (I refrattari, 1855) e La rue (La strada, 1866). Prese parte attiva alla Comune di Parigi (1870). Dal 1879 al 1886 scrisse la trilogia Jacques Vingtras (L'enfant, Il fanciullo, 1879; Le bachelier, Il baccelliere, 1881; L'insurgé, L'insorto, 1886), rievocando, con stile acceso e sarcastico, la propria vicenda personale e colpendo con ironia spietata la famiglia, la scuola, le opprimenti istituzioni della società, nell'intento di esprimere l'anelito confuso della sua generazione alla rivolta.

Jules Renard

Jules Renard (1864-1910), figlio di un sindaco di provincia, dopo un'infanzia infelice per i continui litigi fra i genitori, si trasferì a Parigi dove terminò gli studi vivendo poverissimo prima di affermarsi letterariamente. Il suo maggior successo fu il romanzo autobiografico Poil de carotte (Pel di carota, 1894), un classico della letteratura per ragazzi. Grande successo ottennero anche le Histoires naturelles (Storie naturali, 1896), racconti di animali in uno stile antiromantico, di grande aderenza alla realtà e soffuso d'ironia. Nel 1935 fu pubblicato il suo Journal (Diario).