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Baudelaire critico

La fama di Baudelaire poeta non deve far dimenticare la vasta attività di saggista e critico d'arte e letterario. Contro le false pretese dell'oggettività, egli rivendica una critica polemica, personale e soggettiva. Nei suoi lavori dimostra una capacità di giudizio acuta e sicura: stronca senza appello le glorie dell'epoca, per esaltare scrittori e artisti poco noti, rivelando un'autentica chiaroveggenza. Fu lui a "scoprire", fra gli altri, Delacroix, Poe, Wagner; lui a comprendere l'immenso valore dell'opera di Balzac e Flaubert. Oltre ai saggi già citati, si ricordano Edgar Poe, sa vie et ses œuvres (Edgar Poe, la sua vita e le sue opere, 1856), Richard Wagner (1861), Quelques caricaturistes étrangers (Alcuni caricaturisti stranieri, 1857) e Le peintre de la vie moderne (Il pittore della vita moderna, 1863).