Jane Austen

I romanzi

Jane Austen iniziò la sua carriera letteraria a quindici anni con una parodia di Richardson, Love and friendship (Amore e amicizia, 1822); altri lavori giovanili, Lady Susan (1825) e The Watsons (I Watsons, 1827), tutti postumi come il primo, denunciano l'eccessivo sentimentalismo in voga in quegli anni, che la Austen osservava con uno sguardo particolarmente attento al senso del ridicolo, come dimostrano anche i romanzi Northanger abbey (L'abbazia di Northanger, 1818 postumo), in cui la protagonista nutre una forte passione per la narrativa gotica, e Sense and sensibility (Ragione e sentimento, 1811). A questi seguì Pride and prejudice (Orgoglio e pregiudizio, 1813), ritratto del piccolo mondo provinciale, tutto intriso di pettegolezzi e di pregiudizi.

Il più popolare dei tre è sicuramente Orgoglio e pregiudizio, in cui rifulgono umorismo e ironia, unitamente all'eleganza linguistica, che ne fanno uno dei capolavori della letteratura inglese. La storia prende l'avvio dall'arrivo di un ricco giovanotto in un microcosmo familiare dominato da una madre sempre alla ricerca di un marito per le cinque figlie e da un padre ironico e pacato, distaccato osservatore delle cose del mondo. Il romanzo è ricco di personaggi indimenticabili, che rivelano il proprio carattere nella conversazione e, nel loro insieme, formano una galleria delle qualità e delle imperfezioni umane. È anche ben trasparente la visione morale: la felicità si raggiunge solo con l'equilibrio armonioso di personalità e ambiente sociale; la società stessa può continuare a funzionare solo grazie al continuo compromesso tra opinioni e desideri individuali da una parte e tradizione e dovere pubblico dall'altra.

I romanzi seguenti, Mansfield park (Il parco di Mansfield, 1814), Emma (1816) e Persuasion (Persuasione, 1818 postumo), furono scritti quando la Austen aveva già superato i trentacinque anni, mostrano continuità di tematiche e di stile, anche se è possibile ravvisare un leggero cambiamento di tono: l'ironia brillante dei primi romanzi lascia il passo a una maggiore meditazione e profondità di sentimenti.