Marziale

La vita

Marco Valerio Marziale (Bilbilis, odierna Calatayud, Spagna Tarragonese 40 ca - 104 d.C.) studiò grammatica e retorica e poi, come tutti i giovani provinciali, fu attratto da Roma, dove giunse nel 64. Entrò in contatto con la famiglia spagnola degli Annei, a cui appartenevano Seneca e Lucano; è probabile che questi lo aiutassero a entrare nell'ambiente letterario. Divenne amico di Plinio il Giovane e di Giovenale. Non esercitò alcuna attività retorica né forense: la sua fu una vita di letterato povero e dalla povertà cercò di uscire rendendosi gradito agli imperatori Tito, Domiziano e infine Nerva. Nonostante il successo dei suoi epigrammi, molto celebri anche nelle province, che gli fruttarono riconoscimenti economici e l'acquisizione di cariche onorifiche (ebbe il tribunato militare), condusse la vita disagiata e affannosa del cliente di famiglie ricche e potenti. Riuscì comunque ad avere una casetta sul colle Quirinale e un piccolo podere nel Nomentano, doni di qualche protettore. Nel 98, dopo 34 anni di soggiorno, lasciò Roma, povero come vi era giunto, e tornò in Spagna, anche con l'aiuto materiale di Plinio il Giovane che gli donò la somma necessaria. Nella nativa Bilbilis trovò serenità e relativo benessere per l'aiuto di una ricca ammiratrice e amica, Marcella, ma nel XII libro degli epigrammi lasciò trapelare il suo rimpianto per la vita turbolenta di Roma.