GLOSSARIO

S

Saffica (ode)composizione costituita da strofi saffiche. Viene così chiamata perché prediletta da Saffo, ma in realtà è forma metrica propria della lirica eolica. Ripresa dai poeti ellenistici, fu portata in latino da Catullo e fu largamente usata da Orazio; se ne servirono anche Seneca, Stazio, Paolino di Nola, Prudenzio e altri.
Satiracomponimento letterario, originariamente tipico dell'antica Roma, dapprima in prosa e versi e poi solo in versi. Esprime giudizi di tipo moralistico-polemico sui vizi della società contemporanea.
Semanticastudio dei significati delle parole e della loro evoluzione.
Senarioverso latino di sei sillabe.
Settenarioverso latino di sette sillabe, con l'accento sulla sesta.
Similitudine

figura retorica che accosta due realtà che appartengono a contesti diversi, paragonandole; dalla similitudine può nascere, per sostituzione la metafora (si veda).

Simposiale"conviviale", detto di poesia destinata all'uditorio di un convivio, o comunque che canta temi connessi a questa situazione.
Sinèddocheestensione o riduzione del significato comune di un termine (si designa la parte per il tutto, il singolare per il plurale, o viceversa).
Sinestesia"percezione simultanea"; fenomeno tipico della lingua poetica per cui si associano sfere sensoriali diverse, per esempio auditiva e visiva.
Sintagmacostrutto sintattico, combinazione di elementi (due o più) nella catena parlata.
Spondeopiede di due sillabe lunghe, e perciò quattro tempi (¯ ¯), equivalente al dattilo al quale si alterna nella versificazione esametrica.