Canetti, il linguaggio tra narrativa e autobiografia

L'interesse per la sociologia e l'autobiografia

All'inizio del soggiorno londinese risalgono i primi studi antropologici, che confluirono nel celebre Massa e potere (Masse und Macht, 1960), in cui Canetti indaga il processo di massificazione che connota la società del Novecento, i meccanismi di ricerca del consenso e le manipolazioni messe in atto dai regimi totalitari. Inoltre, la macchina del potere e i riti di massa a essa connessi vengono colti quali tentativi complementari dell'uomo per sfuggire alla morte, tema che riprenderà nel successivo saggio Potere e sopravvivenza (Macht und Uberleben, 1968). Da un viaggio in Marocco nel 1954 ricavò le impressioni per il futuro diario di viaggio Le voci di Marrakech (Die Stimmen von Marrakech, 1968). Nella seconda metà degli anni Sessanta e nel decennio successivo Canetti, sino ad allora ignoto al grande pubblico, venne insignito di numerosi premi, sino al Nobel del 1981.

Tra il 1977 e il 1985 pubblicò tre volumi della sua autobiografia: La lingua salvata (Die gerettete Zunge, 1977), Il frutto del fuoco (Die Fackel im Ohr, 1980; propriamente La fiaccola nell'orecchio è un omaggio a K. Kraus, fondatore e direttore della rivista “Die Fackel”) e infine Il gioco degli occhi (Das Augenspiel, 1980).