Musil, disgregazione del romanzo e scrittura delle possibilità

La vita

Al pari di Joyce e Proust, l'austriaco Robert Musil (Klagenfurt 1880 - Ginevra 1942) è stato uno dei grandi innovatori del romanzo e, in generale, della prosa del Novecento: studioso di teorie probabilistiche, ha ritratto la totale indeterminazione e anarchia del reale, il pulviscolare disordine e l'insanabile discontinuità in cui l'io stesso sbanda e si sperde, senza ritorno.

Figlio di un ingegnere, compì i suoi studi inferiori a Brno, quindi alla scuola militare di Weisskirchen in Moravia; si iscrisse all'accademia tecnica militare di Vienna, ma presto scelse la disciplina paterna, ingegneria meccanica, conseguendo la laurea nel 1901. Dopo un anno di servizio militare a Brno, fu assistente volontario al Politecnico di Stoccarda. Abbandonata l'idea di intraprendere la carriera accademica, si trasferì a Berlino per studiare filosofia con C. Stumpf, conseguendo nel 1908 la libera docenza con la dissertazione Sulle teorie di Mach (Beitrag zur Beurteilung der Lehren Machs, 1908). Benché gli si aprisse la possibilità di una chiamata all'università di Graz o a quella di Monaco di Baviera, decise di dedicarsi interamente alla letteratura, nella quale aveva già esordito con il romanzo breve I turbamenti del giovane Törless (Die Verwirrungen des Zöglings Törless, 1906), cui fece seguire due racconti riuniti sotto il titolo Incontri (Vereinigungen, 1911). A Berlino entrò in contatto con gli ambienti letterari collaborando alla rivista “Pan”; conobbe la pittrice Martha Heimann, che sposò nel 1911 a Vienna dopo essersi convertito al protestantesimo. Nella capitale asburgica divenne bibliotecario al Politecnico (1911-14) e collaborò con articoli ad alcune riviste espressioniste. Dopo l'esperienza della guerra, lavorò presso il Ministero degli esteri e poi presso quello della difesa. Scrisse due lavori teatrali: I fanatici (Die Schwärmer, 1921) e Vincenzo e l'amica degli uomini importanti (Vinzenz und die Freundin bedeutender Männer, 1923), per il primo dei quali ottenne, su proposta di A. Döblin, il premio Kleist (1923). Nel 1924 apparvero i tre racconti riuniti sotto il titolo Tre donne (Drei Frauen). Nel frattempo aveva incominciato a lavorare all'opera della sua vita, il monumentale e incompiuto romanzo L'uomo senza qualità (Der Mann ohne Eigenschaften), per il quale, a partire dal 1925, ricevette dall'editore Rowohlt regolari versamenti a titolo di anticipo. Il primo volume dell'opera apparve nel 1930, il secondo nel 1933. Nello stesso anno l'editore sospese i pagamenti e Musil, che due anni prima si era trasferito a Berlino, rientrò a Vienna, dove visse degli aiuti di amici volenterosi. Dopo l'annessione hitleriana, lasciò l'Austria per la Svizzera; morì a Ginevra per emorragia cerebrale.