Approfondimenti

L'elaborazione attiva nella comprensione del linguaggio

Cercate di leggere i seguenti enunciati.

1. Il ragazzo ha rotto il glip.

2. Il ragazzo glip ha rotto la sedia.

3. Il ragazzo slegò l'atterrito glip e lasciò che si dimenasse fuori dalla porta.

Notate quello che succede alla vostra idea di glip mentre leggete ciascuna frase. Nella 1, imparate che è una cosa che si può spezzare, dal momento che compare in quel punto dell'enunciato in cui si trovano i nomi; inoltre si trova in un gruppo nominale subito dopo il verbo, che è il posto riservato all'oggetto dell'azione del verbo. La vostra mente impone automaticamente questo schema sintattico alla frase e decide che “glip” è un nome. Il processo di comprensione non poteva sapere che “glip” è un nome prima di applicare questo schema. Come verifica notate che nell'enunciato 2 “glip” svolge la funzione di un aggettivo che deve descrivere una proprietà posseduta da un “ragazzo”. Di nuovo, nel processo di comprensione, a “glip” viene imposta la categoria aggettivo. Infine, nella frase 3, possiamo formarci un'idea più elaborata di che cosa deve essere un “glip” in questo contesto. E anche questo è il risultato di una elaborazione attiva.

Tratto da G. Lindsey, R.F. Thomson, B. Spring, Psicologia, Zanichelli, Bologna 1995