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Federico II e la cultura

Sotto il regno di Federico Il ebbe grande sviluppo la scuola medica di Salerno e fu fondata l'Università di Napoli (1224), con il manifesto intento di contrapporre una scuola giuridica “laica” a quella bolognese e di preparare funzionari in grado di gestire le strutture amministrative del Regno. Poliglotta, Federico coltivò gli studi filosofici, l'astrologia, la geografia e le scienze. Fu buon poeta e alla sua corte fiorì la poesia della scuola siciliana. Accostatosi con rispetto e interesse all'Islam, ammise alla sua corte sapienti provenienti da ogni regione mediterranea, attirandosi così il sospetto di eresia e offrendosi alla diffamazione dei Guelfi che, anche per l'ambiguità della sua politica ecclesiastica, videro in lui l'incarnazione dell'Anticristo. I suoi sostenitori, ricorrendo a temi vicini al pensiero di Gioacchino da Fiore, lo considerarono al contrario un “secondo Cristo”, venuto a riportare la Chiesa e il mondo intero sulla via della salvezza.