La polis: dalla monarchia alla democrazia

In sintesi

ETÀ ARCAICA: LE POLEIS E LA COLONIZZAZIONE VIII-VI sec. a.C.La struttura della polis, la città-Stato greca, si può già trovare nei poemi omerici. È comunque in età arcaica che si consolida. La monarchia viene gradualmente abbandonata sostituita da forme rappresentative della volontà popolare. Inizialmente il governo è nelle mani degli áristoi, un gruppo di nobili che affianca il sovrano. La città-Stato nasce dalla loro esigenza di trovare luoghi, diversi dal palazzo reale, dove riunirsi a prendere decisioni governative. Un incremento della popolazione origina contrasti sociali attorno al fabbisogno di terre, spingendo a una nuova colonizzazione tra il 750 e il 650 a.C. Diversi insediamenti furono fondati dalle madrepatrie elleniche sulle coste del Mediterraneo e del Mar Nero. Le colonie fondate in Italia (con inizio a Ischia nell'VIII sec. a.C.) verranno indicate con il termine Magna Grecia.
I TIRANNI VI-V sec. a.C.Il commercio e la colonizzazione diffondono un'economia monetaria che comporta l'affacciarsi di nuove classi benestanti, che non sono di origine nobile. La riforma dell'esercito, la falange oplitica, permette anche a queste nuove classi di procurarsi le armi per far parte dell'esercito; i nobili perdono così il loro primato nelie file militari. Da questi nuovi ricchi, nel VI sec. a.C. emergono personaggi (i cosiddetti “tiranni”) che, grazie all'appoggio del popolo a cui promettono riforme, prendono il potere con la forza.
LA DEMOCRAZIA V-IV sec. a.C.Le tirannidi rappresentano periodi di prosperità, pace e crescita culturale. Il popolo ha però preso coscienza della sua forza e dell'importanza del suo appoggio alla classe dirigente. Con il V sec. a.C. quasi ovunque le tirannidi risultano sostituite da governi oligarchici o democratici.
L'ETÀ ELLENISTICA E IL TRAMONTO DELLA POLISSchiacciate dal superiore peso militare delle monarchie, le poleis vengono progressivamente assorbite dai regni ellenistici e poi dal dominio romano al cui interno sopravvivono solo come unità amministrative custodi di quell'eredità culturale e politica che il mondo romano riconosce come propria.