Le Guerre persiane

Introduzione

Mentre Atene e Sparta andavano consolidando il loro potere in Grecia, l'Impero persiano espandeva i suoi confini, comprendendo tutta l'Asia Minore e volgendosi verso l'Europa. Il re Dario I aveva già occupato la Tracia e stabilito rapporti con la Macedonia. La presenza dei Persiani costituiva un problema per i commerci e la navigazione delle poleis greche lungo le coste asiatiche. Il desiderio di Dario era quello di costruire un grande Impero e ottenere la supremazia su tutte le civiltà conosciute. Nel 499 a.C. Dario aveva tentato di conquistare, senza riuscirvi, Nasso, una città delle isole Cicladi. Questo episodio mise in fermento le altre città ioniche, colonie greche, che si ribellarono ai Persiani, appoggiate da Atene. Domata la rivolta dopo sette anni, Dario si propose di sottomettere l'intera Grecia. Ebbe così inizio il conflitto che tra il 490 e il 449 a.C. oppose Greci e Persiani. Per questa lotta le città greche abbandonarono i conflitti interni e insieme affrontarono il comune nemico.