Baillon, André

romanziere belga di lingua francese (Anversa 1875-Saint-Germain-en-Laye 1932). Segnato da un'infanzia difficile in un ambiente familiare rigidamente cattolico, Baillon riflette nella sua opera, in gran parte autobiografica, le sue difficoltà psicologiche ed esistenziali. Iniziò a scrivere dopo i quarant'anni, nel 1921, con Histoire d'une Marie in cui racconta il difficile amore di un uomo ipersensibile per una donna leggera e superficiale; seguì En sabots (1923; Con gli zoccoli), i cui personaggi sono gli umili abitanti di un piccolo paese delle Fiandre. La drammaticità delle sue esperienze personali (fu ricoverato più volte in una casa di cura, la Salpêtrière, a Parigi) si fa sentire maggiormente nelle opere composte nel periodo posteriore alla prima guerra mondiale, caratterizzate da uno stile sempre più tormentato e ossessivo: Chalet I (1926; Villino N. 1), Délires (1927; Deliri), Le perce-oreille du Luxembourg (1928; Il rompitimpani del Lussemburgo), La vie est quotidienne (1929; La vita è quotidiana), Le neveu de M.lle Autorité (1930; Il nipote della signorina Autorità).

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