Barrère, Camille

diplomatico francese (La Charité 1851-Parigi 1940). Di famiglia antibonapartista, passò l'infanzia in Gran Bretagna dove viveva suo padre dopo il colpo di stato di Napoleone III. Tornato in Francia, partecipò alla Comune (1871) e dovette in seguito espatriare per 7 anni. Fu a Londra come corrispondente del Times per la guerra russo-turca, poi al Congresso di Berlino si fece notare dalle autorità francesi che favorirono il suo ritorno in patria, dove collaborò a La République Française. A partire dal 1880, entrò nella carriera diplomatica. Delegato della Francia nel 1880 alla Commissione europea del Danubio, console generale al Cairo, ministro di Francia a Stoccolma (1885), a Monaco (1888), passò 28 anni a Roma dove, con i marchesi Visconti-Venosta e Di Rudinì, stabilì l'accordo italofrancese sulla politica africana e la neutralità in caso di conflitto.

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