Dràpia

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comune in provincia di Vibo Valentia (24 km), 262 m s.m., 21,52 km², 2193 ab. (drapiesi), patrono: Immacolata Concezione (12 agosto).

Centro posto alle pendici nordoccidentali del monte Poro. Sorto in età prebizantina e accresciutosi in seguito alle incursioni dei Saraceni (che spinsero verso l'interno gli abitanti dei centri costieri), fu casale di Tropea (da cui deriva il nome, alterato in Drapea e poi Drapia). Subì gravi danni dal terremoto del 1783.Nella parrocchiale dell'Immacolata Concezione si conservano arredi sacri settecenteschi. Lungo la fiumara Brummaria si trovano antichi mulini.§ Nella parte bassa del territorio comunale si producono agrumi, olive e uva, invece legumi e frumento nell'area più elevata. È praticato l'allevamento di ovini e bovini. Il territorio è ricco di cave di argilla e di sabbia. È sfruttata una sorgente di acqua minerale. Un'importante risorsa è costituita dal turismo, data l'immediata vicinanza con le spiagge bianche di Tropea, Parghelia e di Capo Vaticano.§ Nei dintorni si trova la stazione preistorica di Torre Galli, con una necropoli risalente al I millennio a. C.

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