Hopper, Edward

pittore statunitense (Nyack 1882-New York 1967). Fu allievo di R. Henry alla Scuola d'Arte di New York e fino al 1920 si dedicò all'illustrazione e all'incisione; le esperienze maturate durante i tre soggiorni in Europa – soprattutto a Parigi – tra il 1906 e il 1910 furono fondamentali per lo sviluppo della sua arte che rimane, d'altro canto, sostanzialmente estranea alle suggestioni delle avanguardie. Hopper è una delle personalità più rappresentative del realismo americano: nelle sue opere (Primo mattino domenicale, 1930, New York, Whitney Museum of American Art; Sparvieri della notte, 1942, Chicago, Art Institute) la precisione del particolare si innesta su un impianto compositivo che tende alla semplificazione geometrica dei piani, individuati da netti trapassi di luce; nel paesaggio urbano, che Hopper predilige, la figura umana campeggia in un'indifferente solitudine.

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