Martin, Frank

compositore svizzero (Ginevra 1890-Naarden, Paesi Bassi, 1974). Studiò nella città natale con J. Lauber, poi a Zurigo, Roma e Parigi, quindi si stabilì a Ginevra, dove insegnò all'istituto Jacques-Dalcroze (1928-38), al Conservatorio e al Technicum Moderne de Musique da lui diretto. Nel 1946 si trasferì ad Amsterdam; dal 1950 al 1957 insegnò al Conservatorio di Colonia. Partito da esperienze tardoromantiche, si aprì a influssi dell'impressionismo, di Stravinskij e del neoclassicismo, e intorno al 1930 anche della dodecafonia, senza rinunciare a una propria originalità d'ispirazione, a un meditativo lirismo che si serve talvolta anche di atteggiamenti arcaicizzanti, puntando su una costante chiarezza formale. Tra le pagine più significative sono l'oratorio profano Le vin herbé (1938-41) sulla vicenda di Tristano e Isotta, Der Cornet (1943; L'alfiere) per contralto e piccola orchestra, su testo di Rilke, i 6 monologhi da Jedermann (1943; Ognuno) da Hoffmanstahl, la Petite symphonie concertante (1945) per arpa, clavicembalo, pianoforte e orchestra d'archi; i concerti e le ballate per solisti e orchestra, le due opere teatrali, tra cui Der Sturm (1956; La tempesta) da Shakespeare.

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