Pàolo I (zar di Russia)

Romanov, zar di Russia (Pietroburgo 1754-1801). Figlio di Pietro III e di Caterina II, non godendo la fiducia della madre fu praticamente tenuto lontano da ogni impegno politico. Anche per questo si sviluppò in lui una forma di turbamento psichico che si esprimeva in violenti e pericolosi scatti d'ira e in una capricciosa mutevolezza di propositi. Salito al trono (1796), guardò con ostilità a tutto quanto aveva realizzato sua madre e cercò di demolire soprattutto l'opera di Potëmkin, il cui cadavere fece esumare e gettare in un fossato. In politica interna, perseguitò tutto quello che gli sembrava rivoluzionario; fu aspro coi nobili senza per questo preoccuparsi della situazione delle classi umili (ampliò anzi come non mai la servitù della gleba). Non avendo pratica di amministrazione pubblica, procedette a riforme improvvisate e imprudenti. In politica estera, abbandonò la causa degli emigrati francesi, si distaccò dall'Inghilterra e cercò l'intesa con Bonaparte. Ma un gruppo di nobili congiurati, col conte Palen alla testa, decise di costringerlo all'abdicazione, connivente il figlio Alessandro (che probabilmente non voleva la sua morte); e Paolo I, che tentava di difendersi, finì strangolato da uno degli assalitori (12 marzo 1801).

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