Romanov, Aleksej Petrovič

zarevič russo (1690-1718). Figlio di Pietro il Grande e di Eudossia Lapukin, fu privato a 8 anni della madre, rinchiusa dallo zar in un convento. Mite e religioso, ma debole e incapace di applicazione, si trovò ben presto in urto con il padre. Sposato (1711) alla principessa Carlotta di Brunswick-Wolfenbuttel, la lasciò per vivere con una Afrosinja, di condizione servile. Con costei si rifugiò alla corte di Vienna, che lo nascose a Napoli, dove lo raggiunse un inviato dello zar, inducendolo a tornare in Russia. Qui, accusato di cospirazione contro lo zar e ripetutamente torturato, fu ucciso o fatto uccidere dal padre in modo misterioso.

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