Schad, Christian

pittore e incisore tedesco (Miesbach, Baviera 1894-Stoccarda 1982). Esordì nel 1913 come xilografo, collaborando a varie riviste letterarie; negli anni 1915-20 fu attivo con i gruppi dada di Zurigo e di Ginevra, dove, nel 1918, realizzò i primi fotogrammi di oggetti vari, pubblicati da T. Tzara con il nome di “schadografie”, utilizzando la tecnica di impressione negativa su carta fotosensibile esposta alla luce. Successivamente aderì alla poetica della Nuova Oggettività, nell'ambito della quale Schad rappresenta la punta estrema, con una pittura allucinata di lucida e fredda, ma non per questo meno angosciosa, registrazione della realtà (Autoritratto, 1927, Amburgo, collezione privata; Lotte, 1927, Hannover, Landesmuseum; Agosta l'uomo volatile e Rascha la colomba nera, 1929, Milano, Galleria del Levante; Nudo di donna, 1929, Wuppertal, Von der Heydt Museum).

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