Tròya, Carlo

storico e uomo politico (Napoli 1784-1858). Partecipò come redattore del giornale liberale Minerva e poi come intendente per la Calabria ai moti napoletani del 1820-21, falliti i quali fu condannato (1824) all'esilio. Si dedicò allora alle ricerche di storia medievale e al suo ritorno a Napoli fu il principale promotore della Società Storica (1844). Riprese l'attività politica durante i fatti del 1848 dapprima come redattore del giornale liberale Il Tempo, poi, tra l'aprile e il maggio, come presidente del governo costituzionale. Ristabilito da Ferdinando II il potere assoluto, Troya non subì conseguenze data la sua importanza di storico. Rappresentante dell'ideologia neoguelfa, tra le sue opere spiccano i saggi danteschi Del veltro allegorico di Dante (1825) e Del veltro allegorico dei ghibellini (1832), ma la sua opera maggiore è la Storia d'Italia nel Medio Evo (1839-59, 5 vol.), centrata sul ruolo fondamentale della Chiesa.

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