Zòppo, Marco

pittore italiano (Cento 1433-Venezia 1478). Formatosi nella bottega padovana dello Squarcione (che lo adottò nel 1455), ne trasse un aspro plasticismo e un'inclinazione intellettualistica che seppe però ravvivare di un estro bizzarro e di curiosità e duttilità culturale. A Venezia (dove fu fino al 1461) ammorbidì e raffinò il suo gusto del colore (Cristo nel sepolcro, Londra, National Gallery), mentre il soggiorno bolognese (1462-68) arricchì la sua pittura di echi ferraresi (polittico del Collegio di Spagna, Bologna, Pinacoteca). La continua vitalità dell'artista è evidente anche nella sua ultima fase, in cui l'influsso di Antonello da Messina e Giovanni Bellini si rivela in una nuova morbidezza di tratto, nella visione ampia del paesaggio, nella tenerezza di certe figure (Madonna col bambino, Washington, National Gallery; S. Girolamo, Madrid, collezione von Thyssen: Madonna col bambino, Vienna, Kunsthistorisches Museum). Lo Zoppo fu anche acuto e raffinato disegnatore (importante raccolta di schizzi al British Museum di Londra).

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