clorargirite

sf. [da clor(uro)+argirite]. Minerale, cloruro di argento di formula AgCl, detto anche cerargirite; può contenere bromo (varietà embolite) e iodio. Cristallizza nel sistema monometrico presentandosi generalmente in croste cornee; gli individui ben formati sono cubici, modificati da facce dell'ottaedro e del rombododecaedro; appena estratto il minerale è bianco, ma alla luce si colora in grigio o violetto, sino a diventare nero. Una sua caratteristica è la plasticità. È un minerale caratteristico della zona di alterazione dei giacimenti argentiferi e viene utilizzato per l'estrazione dell'argento. Località classiche di rinvenimento sono le miniere argentifere dell'Erzgebirge, dell'Harz, dell'Alsazia, del Kazahstan (Maikain), della Siberia, del Colorado (Leadville), del Nuovo Messico (Lake Valley), dell'Arizona (Tombstone), della California (deserto Mojave), del Nevada (Treasure Hill), dell'Idaho (Silver City), del Messico (Zacatecas), dell'Argentina (Cerro Negro), della Bolivia (Potosí) e del Nuovo Galles del Sud (Broken Hill). In Italia è stata osservata in piccole quantità nei giacimenti argentiferi del Sarrabus (Sardegna).

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