rìgido

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agg. [sec. XIV; dal latino rigídus].

1) Di corpo che resiste all'azione di forze esterne tendenti a deformare; duro, inflessibile: una rigida sbarra di metallo; superficie, lastra rigida; mi serve del cartone rigido. Riferito a organismi viventi, che non è in grado o non vuole compiere movimenti; immobile, irrigidito, indurito: avere le dita rigide; stare rigido sull'attenti. Per estensione, riferito al clima, molto freddo: un inverno rigido.

2) Fig., strettamente conforme a severe regole di vita, intransigente, austero: un rigido educatore; attenersi a rigidi principi morali; attuato con rigore, inflessibile: una rigida punizione; che rivela applicazione e coerenza, rigoroso: un rigido metodo di studio; che esprime nell'aspetto esteriore una disposizione d'animo severa e inflessibile: volto rigido; lineamenti rigidi. Nell'uso economico, poco sensibile alle variazioni di prezzo: domanda, offerta rigida. § In meccanica, sistema rigido, o solido, sistema che gode della seguente proprietà: se occupa prima una posizione S e poi una posizione S´ rispetto a un osservatore O, questi, qualunque siano S ed S´, può sempre cambiare la sua posizione in modo che in una nuova possa vedere il sistema nella posizione S´ nello stesso modo in cui lo vedeva quando era nella posizione S. Tutte le proprietà geometriche dei corpi rigidi, corpi cioè che hanno le proprietà dei sistemi rigidi, non dipendono dalla posizione dei corpi stessi. La posizione di un sistema rigido è individuata da quella di tre suoi punti non allineati. Per spostamento rigido, vedi spostamento, per moto rigido, vedi moto.

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