salsaparìglia

sf. [sec. XVII; dallo spagnolo zarzaparrilla]. Nome di una droga vegetale costituita dalle radici di alcune piante del genere Smilax (famiglia Smilacacee) originarie dell'America Centrale e Meridionale; in particolare la Smilax medica, la Smilax ornata, la Smilax officinalis e la Smilax pseudosyphilitica. Tali radici sono lunghe, con diametro di 3-5 cm, rotonde o angolose, flessibili, tenaci, ma facili a fendersi. Un tempo erano usate come antiluetico e, attualmente, come depurativo del sangue, ma in forti dosi risultano tossiche per la presenza di alcune saponine, cui la droga deve anche l'azione diaforetica e diuretica. Per Smilax aspera, vedi edera spinosa.

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