Letteratura italiana


Il settecento

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Gli esponenti più significativi del XVIII secolo sono autori come Giannone, Muratori e Gian Battista Vico, cioè eruditi e filosofi; e ancora Verri e Beccaria, tra i più convinti promotori della rivista culturale [Il Caffè].

L'ottocento

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Romantici e classicisti si contendono la scena letteraria, dominata comunque, nell'800, da autori come Leopardi e Manzoni. Caratterizzano il secolo anche gli artisti della Scapigliatura, i Veristi, Carducci e Pascoli.

Le origini e il duecento

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Una vivace produzione dialettale e l'influsso culturale-linguistico del latino caratterizzano la letteratura italiana delle origini. Prime è più significative opere sono il [Cantico di Frate Sole], datato 1255, e le [Laude] di Iacopone da Todi.

Storia della critica

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Storicista, stilistica, sociologica, strutturale, semiologica, ermeneutica: la critica della letteratura italiana, nelle sue strutture formali, o con una funzione valutativa, esplicativa e illustrativa ha impegnato studiosi e intellettuali d'alto rango. Uno per tutti Benedetto Croce.

Dal trecento al seicento

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Il fiorentino si afferma come lingua letteraria italiana con Dante, Boccaccio e Petrarca, che annunciano l'Umanesimo. Ariosto, Macchiavelli, Guicciardini e il Tasso conducono al Seicento, caratterizzato dalla fioritura barocca e dal movimento classicista dell'Arcadia.

Il novecento

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I grandi romanzieri, Svevo, Pirandello, Moravia, Pratolini, Vittorini, Pavese, Calvino, Sciascia e Pasolini; gli avanguardisti del Futurismo, Marinetti e Palazzeschi; gli intellettuali, Croce e Gramsci; i poeti duraturi, D'Annunzio, Saba, Ungaretti, Montale, Quasimodo.