Lessico

sf. [sec. XIV; latino, aĕra, accusativo alla greca di aēr aĕris].

1) Miscela di gas, vapori e particelle solide, che costituisce la parte più bassa dell'atmosfera; indispensabile alla vita terrena, fu dagli antichi considerata uno dei quattro elementi fondamentali della natura. Oltre a essere spesso personificata come divinità in varie religioni (il dio babilonese Enlil; il dio Shu in Egitto), l'aria è stata considerata anche, soprattutto nella cultura ellenistica, come sede delle anime. Per Anassimene l'aria è il principio primo dell'universo e la forza che anima il mondo. La ricca fraseologia della lingua comune in cui il termine compare è in relazione con i diversi aspetti dell'elemento: A) Con riferimento alla minore o maggiore presenza di sostanze che ne compromettono l'utilizzazione biologica (specialmente l'anidride carbonica e gli agenti d'inquinamento): aria pura, sana, buona; aria corrotta, cattiva; aria viziata, di ambienti chiusi, in cui non viene rinnovata; aria condizionata, proveniente da appositi impianti in cui viene filtrata e portata a valori di temperatura e umidità adatti al condizionamento di un ambiente. B) Con riferimento alla sua inconsistenza, specialmente in loc. fig.: vivere, campare d'aria, di poco o niente; trovarsi con le mani piene di aria, non aver concluso niente. C) Con riferimento alla mobilità: aria stagnante; un filo d'aria, vento lievissimo; corrente d'aria, riscontro tra due aperture corrispondenti o, più in generale, massa d'aria in movimento; colpo d'aria, infreddatura causata da improvvisa corrente d'aria fredda; dare aria, ventilare o esporre all'aria; fig.: aria!, escl. familiare che invita energicamente a levarsi di torno. D) Con riferimento a pressione e temperatura: aria compressa; aria liquida; aria leggera, rarefatta, pesante, densa; aria torrida, gelida. E) Contrapposta alla terra o alle costruzioni chiuse, indica spazio aperto, cielo libero; altezza: vivere all'aria aperta; guardare in aria; la vetta del monte si leva nell'aria; a mezz'aria, a media altezza e, in senso fig., pronunciato a metà, implicito (di frasi e discorsi). Anche in varie loc. fig.: stare a pancia all'aria, in ozio; col naso per aria, distrattamente; mandare all'aria, far sfumare; andare all'aria, fallire; campato in aria, senza fondamento; castello in aria, idea, proposito fantastico; essere in aria, per aria, di eventi che stanno per verificarsi. In senso più specifico, spazio aeronautico e, per estensione, aviazione: maresciallo dell'aria, le forze dell'aria. Questa accezione è stata presa in considerazione anche dalla legge che riconosce l'estensione del diritto di proprietà anche al sottosuolo e al soprasuolo. Esso tuttavia ha dei limiti, necessari a conciliare l'interesse del proprietario con quello collettivo, ormai prevalente per lo sviluppo della navigazione aerea e per il passaggio di linee elettriche, telefoniche e telegrafiche.

2) Per estensione, clima: aria d'estate, di mare, di montagna; cambiare aria, cambiare residenza o ambiente. Anche fig.: qui non tira aria buona per voi, le circostanze non sono favorevoli.

3) In musica, motivo melodico; vedi aria.

4) Nella scenotecnica teatrale, ciascuna delle strisce di carta o di tela fissate a una stanga per coprire al pubblico la vista del soffitto del palcoscenico. Dipinte in vario modo, le arie rappresentano il cielo (per cui sono anche dette cieli) o, secondo le esigenze, finte travi, pergolati, ecc. Nel teatro moderno sono sostituite da opportuni espedienti scenotecnici (giochi di luce, ecc.).

5) In fonderia, tirate d'aria, canali di sfogo previsti nelle forme per rendere possibile l'evacuazione dei gas verso l'esterno della forma stessa.

Geofisica

"Per la composizione percentuale media dell'aria vedi tabella al lemma del 2° volume." La composizione chimica e le caratteristiche fisiche dell'aria variano secondo la quota (vedi atmosfera) "Per la composizione percentuale media dell'aria vedi la tabella a pg. 414 del 2° volume." . Il rapporto tra i due gas principali, azoto e ossigeno, si mantiene costante attraverso due grandi cicli biologici (ciclo dell'azoto e ciclo dell'ossigeno) che immettono e sottraggono all'aria sempre gli stessi quantitativi. Componenti variabili sono l'anidride carbonica con una percentuale media dello 0,03 e il vapor d'acqua che arriva a un massimo del 3-4% in volume. Altri gas presenti in quantità molto variabili da luogo a luogo sono l'idrogeno solforato, l'anidride solforosa, l'ammoniaca, ecc., variabilità dovuta anche all'inquinamento atmosferico. Nell'aria è poi sempre presente un pulviscolo che rimane in sospensione per le minute dimensioni delle particelle costituenti di origine organica come microrganismi, spore e pollini, e inorganica come polveri meteoriche, vulcaniche, eoliche e particelle di sale provenienti dall'evaporazione di goccioline d'acqua. Le principali caratteristiche fisiche dell'aria sono: peso molecolare medio 28,96, peso specifico a 0 ºC e 760 mmHg 1,2927 kg/m3, calore specifico medio 0,2389 kcal/kg ºC a pressione costante, 0,1702 kcal/kg ºC a volume costante, conducibilità termica 0,0205 kcal/(metro-ora-grado), costante dielettrica in condizioni normali, in assenza di radiazioni e di umidità 1,00059 ues, temperatura e pressione critiche rispettivamente –140,6 ºC e 37,2 atm, solubilità in acqua molto bassa. Queste caratteristiche medie possono variare anche considerevolmente in seguito a fenomeni naturali, locali e occasionali (eruzioni vulcaniche, incendi) o al rilascio continuo e diffuso dei gas e dei pulviscoli creati dalle attività umane e che determinano alterazioni anche notevoli e fenomeni di inquinamento locale e globale (effetto serra, buco dell'ozono, piogge acide). L'aria non presenta odore e sapore specifici, è incolore e trasparente per piccoli spessori, azzurra per grandi a causa della diffusione dei colori di piccola lunghezza d'onda (violetto-azzurro) della luce dello spettro solare prodotta dalle molecole costituenti l'aria; la colorazione tuttavia può essere alterata dalla presenza di polveri, di fumi, di nebbie e di vapori che diffrangono le radiazioni di maggiore lunghezza d'onda. § Aria tipo: poiché non sarebbe possibile nello studio e nel confronto delle caratteristiche aerodinamiche degli aeromobili tenere in considerazione le molteplici e continue variazioni delle proprietà dell'aria, si è convenuto di definire un'aria tipo di riferimento in cui le proprietà dipendono solo dall'altezza secondo leggi teoriche il più possibile rispondenti all'esperienza. L'aria tipo o atmosfera tipo è definita al livello del mare dai valori di 15 ºC per la temperatura, di 760 mmHg per la pressione, di 28,966 per il peso molecolare, di 1,226 kg/m3 per la densità; l'umidità è praticamente nulla. La temperatura diminuisce nei primi 11 km di 6,5 ºC ogni 1000 m, mentre tra gli 11 e i 20 km si accetta un valore costante di –56,5 ºC. § Aria tellurica: presente nelle cavità naturali sotterranee, è caratterizzata da elevate concentrazioni di gas radioattivi e da notevole conducibilità elettrica, dovuta, quest'ultima, alla presenza di ioni forniti dalle sostanze radioattive contenute nella crosta terrestre.

Meteorologia

Le cosiddette masse d'aria, ossia le porzioni di aria con caratteristiche fisiche ben definite e dipendenti dalle località sopra cui stazionano, hanno assunto grande importanza da quando la scuola meteorologica norvegese ha posto in rilievo come le principali perturbazioni atmosferiche abbiano origine lungo le zone di contatto (vedi fronte) di due masse d'aria con proprietà diverse e come le anormalità climatiche su una regione dipendano dalla presenza di masse d'aria non originarie di quella regione. Assume pertanto grande interesse una classificazione generale delle principali masse d'aria. Queste sono, per l'emisfero boreale: l'aria artica che si genera sopra la calotta artica; l'aria temperata o intermedia che si forma a S del circolo polare; l'aria tropicale che prende origine a N della fascia equatoriale; l'aria equatoriale che si trova sopra l'Equatore. Lo stesso schema vale per l'emisfero australe. Ulteriori suddivisioni riguardano le caratteristiche chimico-fisiche di tali masse d'aria. In riferimento all'umidità media si parla di aria continentale (se secca) o di aria marittima (se umida), mentre in riferimento alle condizioni meteorologiche su grande scala si parla di aria fredda (se il movimento è verso S), di aria calda (se il movimento è verso N), di aria stabile (se il tempo è bello e duraturo), di aria instabile (se il tempo è variabile o nuvoloso), ecc.

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