Algardi, Alessandro

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scultore italiano (Bologna 1595-Roma 1654). Formatosi a Bologna sotto la guida dell'incisore e scultore G. C. Conventi, subì soprattutto l'influenza classicistica dell'insegnamento di Ludovico Carracci, che approfondì durante il suo soggiorno (1622) alla corte dei Gonzaga a Mantova. Nel 1625, dopo un periodo di permanenza a Venezia, si trasferì a Roma, dove lavorò al restauro e alle copie di statue antiche per il cardinale Ludovisi. Pur attratto dall'opera di Raffaello, fu sensibile anche alla lezione di Bernini, della quale tuttavia ben poco traspare nelle opere eseguite dallo scultore bolognese in questo periodo. Il momento di maggiore notorietà di Algardi coincide con il temporaneo oscurarsi della fama di Bernini sotto il pontificato di Innocenzo X, per il quale Algardi realizzò numerosi monumenti improntati a una delicata compostezza classicistica (talvolta caratterizzata da un caldo realismo e, più tardi, anche da certe inflessioni in senso barocco). Tra le sue opere di maggiore impegno ricordiamo il gruppo marmoreo San Filippo con l'angelo (1640) di S. Maria in Vallicella a Roma, la Decollazione di San Paolo (1647) della chiesa di S. Paolo a Bologna, la tomba di Leone XI in S. Pietro (1644-52) e l'altorilievo dell'Incontro di Leone Magno con Attila (1646-53) anch'esso a S. Pietro, con il quale Algardi crea il prototipo di un nuovo genere di scultura: la pala marmorea, destinata a grande fortuna nel Seicento e Settecento. Interessante, per resa psicologica e finezza di modellato, è l'attività di Algardi come ritrattista. Famosi sono i busti di Donna Olimpia Pamphili (Roma, Galleria Doria-Pamphili), i tre della cappella Frangipane (Roma, S. Marcello al Corso), di San Filippo Neri (Roma, Galleria Nazionale), di Francesco Bracciolini (Londra, Victoria and Albert Museum). Poche sono le opere pervenuteci di scultura a piccole dimensioni, eseguite dall'artista in bronzo o in argento. Con sensibile gusto decorativo Algardi eseguì inoltre gli stucchi della villa Belrespiro dei Pamphili (1644-52) e quelli della chiesa di S. Ignazio (1649-50) a Roma.

Bibliografia

R. Wittkower, Art and Architecture in Italy from 1600 to 1750, Londra, 1958; I. Faldi, La scultura barocca in Italia, Milano, 1958; M. Heimburger Ravalli, Alessandro Algardi scultore, Roma, 1975.

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