Assisi
Indicecomune in provincia di Perugia (26 km), 424 m s.m., 186,84 km², 25.304 ab. (assisani o assisiati), patrono: san Rufino di Assisi (11 agosto).
Assisi. Suggestiva veduta aerea della città .
De Agostini Picture Library/A. Vergani
Assisi. Veduta delle due chiese dedicate a S. Francesco.
De Agostini Picture Library/A. Vergani
Assisi. La facciata della basilica di S. Francesco.
De Agostini Picture Library / A. Vergani
Assisi. L'abside con gli affreschi di Cimabue, nella chiesa superiore.
De Agostini Picture Library / G. Roli
Generalità
La città è situata nella parte centrorientale dell'Umbria. Costruita con la pietra bianca e rossa del monte Subasio, sul quale si allunga con terrazzamenti artificiali, Assisi conserva nella struttura urbanistica, con vie ripide e tortuose, l'originaria impronta medievale. I monumenti storici e le preziose testimonianze artistiche ne fanno uno dei centri culturali e turistici di maggior prestigio in Europa. Vivi e presenti sono i ricordi di san Francesco, il cui amplissimo culto ha reso la città “capitale della pace”, con il suo Centro Internazionale per la Pace tra i Popoli, la Tavola della Pace e l'annuale Marcia per la Pace Perugia-Assisi. Nel 1991 è stato istituito il Parco del monte Subasio, tra le aree protette della regione. La città è stata gravemente danneggiata dal terremoto del settembre 1997. I monumenti, e in particolare la basilica di San Francesco, sono stati restaurati e restituiti al pubblico nel 2003. È sede vescovile.
Storia
Abitata dagli Umbri, risentì dell'influenza etrusca, divenendo quindi municipio romano con il nome di Asisium. Presa dai Goti attorno al 545, cadde poi sotto il dominio dei Longobardi, che la incorporarono al Ducato di Spoleto. Costituitasi in libero comune nel sec. XII, conseguì uno sviluppo straordinario soprattutto grazie ai movimenti monastici, in special modo quello dei benedettini. Affrontò due guerre contro i perugini che la dominarono fino al 1367, quando vennero scacciati dal cardinale Albornoz. Dopo cruente lotte interne, nel sec. XV la città passò alla signoria dei visconti, poi ai Montefeltro, ai Piccinino e infine ai Baglioni. Saccheggiata due volte da Cesare Borgia (1500 e 1503), spopolata e in rovina alla metà del Cinquecento, fu conquistata da Paolo III che ristabilì il controllo papale su tutta l'Umbria, seguendo le sorti della Santa Sede.
Arte
Dell'età romana si conservano resti di mura di cinta a blocchi di calcare. Gli scavi hanno permesso di localizzare nel foro, corrispondente all'attuale piazza del Comune, il tempio di Minerva (ora Santa Maria sopra Minerva), il teatro nella parte alta della città e, fuori le mura, un anfiteatro. Una cisterna in pietra squadrata si trova sotto il campanile romanico di San Rufino, mentre resti di acquedotti e di complessi termali sono sparsi nella valle. Nulla rimane dell'età paleocristiana, mentre pochi frammenti preromanici sono incorporati nella cripta di San Rufino (facciata del sec. XII). Molti sono i monumenti del periodo medievale. La costruzione della basilica di San Francesco fu iniziata nel 1228. Primo grande esempio di architettura gotica prettamente italiano, presenta una semplice facciata con timpano e rosone; all'interno conserva il più importante complesso di affreschi della pittura italiana dalla metà del Duecento al terzo decennio del Trecento. Vi si possono ammirare opere di Giotto, Pietro Lorenzetti, Cimabue e Simone Martini. È divisa in chiesa inferiore e superiore. La chiesa inferiore è di massicce forme romanico-gotiche e povera di luce, con una navata divisa da basse arcate a tutto sesto su pilastri in cinque campate dalle poderose volte a costoloni, con transetto, abside e cappelle laterali. La chiesa superiore, luminosa e di agile struttura gotica, ha una navata di quattro campate, con volte a crociera, transetto e abside. Sull'esempio della basilica superiore fu costruita, nel 1257 e con interventi successivi, la chiesa di Santa Chiara. La facciata, a bande bianche e rosse, ha portale e rosone semplici; al fianco sinistro si appoggiano tre archi rampanti. L'interno conserva affreschi della fine del Duecento e di scuola giottesca. Nella pianura ai piedi della città, sul luogo dove fu fondato l'ordine francescano e dove san Francesco morì, sorge la basilica di Santa Maria degli Angeli; la chiesa, eretta nel 1569, conserva al suo interno la cappella della Porziuncola. Di grande interesse è la Pinacoteca Comunale, situata nel Palazzo dei Priori. Conserva affreschi staccati da varie zone della città e frammenti di maestri umbri tra cui Andrea d'Assisi, Pinturicchio e Tiberio d'Assisi. Il Museo Civico, che si trova nella cripta romanica di San Nicolò, raccoglie frammenti di statue romane, cippi funerari etruschi e romani, sarcofagi e lapidi.
Economia
Assisi è un centro agricolo (olivo, vite, cereali, foraggi) e commerciale. L'industria si è sviluppata nel secondo dopoguerra ed è attiva nei settori alimentare, delle materie plastiche e dell'abbigliamento. Centrale nell'economia cittadina è il turismo religioso e culturale (con un cospicuo comparto agrituristico), al quale è legato l'artigianato delle ceramiche, dei ricami (tipico è il “punto Assisi”) e di articoli religiosi.
Curiosità
Dal 2000 Assisi è entrata a far parte del patrimonio mondiale dell'umanità dell'UNESCO. Tra le tante manifestazioni si segnalano la processione del Cristo Morto nella Settimana Santa; le processioni del Corpus Domini; la festa del Perdono alla Porziuncola (1-2 agosto); la festa di santa Chiara (12 agosto); la festa delle mazze fiorite sul monte Subasio (Ascensione); la festa di san Francesco (3-4 ottobre). Vi sono stati girati i film Uccellacci Uccellini (1966) di Pier Paolo Pasolini e San Francesco d’Assisi di Liliana Cavani (1966). Vi nacquero i santi Francesco (1182-1226) e Chiara (1194-1253).
Per la storia
R. Elisei, Della città natale di Sesto Properzio, Roma, 1916; A. Fortini, Assisi nel Medioevo, Roma, 1940; S. Brufani, La vita religiosa in Assisi dal 1316 al 1367, Assisi, 1982; T. Desbonnets, Assisi auf den Spuren des heiligen Franziskus, Assisi, 1986.
Per l'arte
I. B. Supino, La basilica di S. Francesco di Assisi, Bologna, 1924; G. Bovini, Assisi, Milano, 1957; D. Formaggio, Basiliche di Assisi, Novara, 1958; G. Abate, La medievale Piazza Grande di Assisi, Assisi, 1986.