Cónti, Primo

pittore e poeta italiano (Firenze 1900-Fiesole 1988). Autodidatta, esordì quattordicenne alla Promotrice fiorentina. Attratto in un primo tempo nell'orbita futurista (Strada di paese, 1918; Fiesole, Museo Primo Conti), nel primo dopoguerra si volse all'arte metafisica (Autoritratto allo specchio, 1921; Fiesole, Museo P. Conti) e alle tematiche del Novecento italiano. Dopo il 1930, la sua attività si ripiegò su una pittura accademica, di stampo romantico-ottocentesco (Bimba e farfalla, 1933; Firenze, Galleria d'Arte Moderna). L'insieme di tali esperienze, centrate soprattutto sull'elemento cromatico, condusse negli ultimi anni l'artista a una rielaborazione del modello futurista. Amante della musica, raffinato scrittore (ricordiamo il volume di memorie La gola del merlo, 1983), Conti fu attivo anche come scenografo, soprattutto per il Maggio Musicale fiorentino Nel 1989, a Milano, è stata dedicata all'artista un'importante retrospettiva. § Dall'inizio degli anni Settanta, Conti lavorò alla costituzione di un centro per la ricerca sulle avanguardie storiche: il progetto si concluse nel 1979 con la nascita della Fondazione Primo Conti ospitata nella casa di Fiesole dove a lungo visse l'artista: raccoglie più di 200 opere di Conti, nonché opere e carteggi di G. Bottai ed E. Notte e in generale del periodo delle Avanguardie storiche.