Casini, Pièr Ferdinando

uomo politico italiano (Bologna 1955). Democristiano, deputato dal 1983, riusciva a emergere rapidamente ottenendo la responsabilità dell'ufficio studi e della propaganda del partito. Alla fine del 1993, quando anche i risultati di importanti elezioni amministrative svoltesi in alcune grande città italiane dimostravano la profondità della crisi della Democrazia Cristiana, egli decideva di uscire dal partito. In questa scelta pesava anche la novità della riforma elettorale in senso maggioritario che, polarizzando lo scontro politico, rendeva improbabile l'affermazione di un'autonoma proposta politica di centro. Secondo Casini infatti, al contrario di quello che si presentava allora come orientamento prevalente all'interno del partito, la Democrazia Cristiana avrebbe dovuto collocarsi in un sistema di alleanze di centro-destra; per questo motivo, insieme ad altri esponenti democristiani, dava vita, nel gennaio 1994, a una nuova formazione politica denominata Centro Cristiano Democratico (CCD). Di questa organizzazione Casini era chiamato a svolgere il ruolo di coordinatore insieme a Clemente Mastella e in tale veste siglava con Forza Italia un accordo elettorale per le consultazioni politiche della primavera 1994. Divenuto successivamente segretario del CCD, confermava la collocazione di centro-destra della formazione anche nelle elezioni politiche del 1996 e nei primi mesi del 1998, quando Mastella e alcuni deputati abbandonavano il partito per appoggiare il governo di centro-sinistra. Confermato il suo appoggio alla coalizione di centro-destra anche nelle elezioni politiche del maggio 2001, Casini formava con il CDU di R. Buttiglione un nuovo raggruppamento di centro, denominato Biancofiore, che non riusciva a ottenere una buona affermazione elettorale e a convogliare i voti di quell'elettorato moderato, già sostenitore della vecchia Democrazia Cristiana, confluiti invece in larga parte in Forza Italia. La vittoria della coalizione di centro-destra, tuttavia, lo portava a essere nominato presidente della Camera. Nel giugno dello stesso anno lasciava la presidenza del CCD. Nel dicembre 2002, Casini confluiva nell'UDC a seguito della fusione di CCD, CDU e Democrazia Europea, formazioni appartenenti allo schieramento di centrodestra. Nell'ottobre 2005 veniva nominato presidente dell'Unione interparlamentare. Nel 2006 lasciava l'incarico di presidente della Camera. Nel 2008 decide di non aderire all'alleanza con Berlusconi e Fini per candidarsi premier alle elezioni.

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