Commèdie bàrbare

(Comedias bárbaras). Trilogia drammatica dello scrittore spagnolo Ramón del Valle-Inclán, composta da Aguila de blasón (1907; Aquila di blasone), Romance de lobos (1908; Romanza di lupi) e Cara de plata (1922; Faccia d'argento). Protagonista è Juan Manuel Montenegro, feudatario galiziano (ma lo sfondo storico, appena vagamene alluso, è il sec. XIX e in particolare il periodo delle guerre carliste), dispotico, violento, superstizioso, dongiovannesco e tradizionalista, attorniato dalla moglie-martire e da figli amorali e selvaggi quanto lui. Crudo realismo e cupo senso del mistero, sacrificio e sadismo, sacrilegio e ribellione si fondono nelle tre tragedie, difficilmente rappresentabili, formidabilmente dialogate e con didascalie letterarie che ne formano parte integrante. Molte sono le reminiscenze che vi si riscontrano (da Shakespeare a D'Annunzio), ma nell'insieme la potente originalità della strutturazione e l'afflato “primitivo” che permea le tre tragedie fanno di questa trilogia drammatica qualcosa di veramente nuovo e indimenticabile.

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