Cossato

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comune in provincia di Biella 10 km), 253 m s.m., 27,74 km², 15.266 ab. (cossatesi), patrono: Maria Santissima Assunta (15 agosto).

Cittadina posta al margine settentrionale della pianura vercellese, alla sinistra del torrente Strona, nel crocevia che collega il Biellese alla Valsesia e ai laghi lombardi. Di origine antica (vi fu rinvenuto materiale archeologico romano del sec. II), nel Medioevo appartenne ai signori di Bulgaro, quindi agli Avogadro, che nel 1404 prestarono fedeltà ai Savoia. Gli Avogadro continuarono nei secoli successivi a godere in parte dei loro diritti sul feudo, finché nel 1670 lo riebbero interamente. Dieci anni dopo divenne possesso di Carlo Gerolamo Fecia, alla cui famiglia rimase anche nel sec. XVIII. § Al centro dell'abitato sorge la secentesca parrocchiale dell'Assunta, che conserva pregevoli lavori d'intaglio di P. G. Auregio Termine (1705). Nella frazione di Castellengo si trovano la parrocchiale, con resti architettonici della chiesa gotica e affreschi dei sec. XV-XVI, e il castello, rimaneggiato e trasformato in casa privata. § Per importanza demografica ed economica Cossato è il secondo comune del Biellese: il riassetto degli anni Settanta del Novecento, conseguente alla crisi del settore tessile, ha ribadito la preminenza dell'industria laniera nel quadro economico, cui si affiancano i settori meccanico (macchine tessili), edile, alimentare e del legno. Si pratica l'allevamento (bovini, quini, suini); l'agricoltura è rivolta alla coltivazione di cereali, foraggi e viti (coste della Sesia DOC).

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