Cossiga, Francésco

uomo politico italiano (Sassari 1928-Roma 2010). Docente di diritto costituzionale all'Università di Sassari, venne eletto nel 1958 deputato al Parlamento nelle file della Democrazia Cristiana, partito in cui militò dal 1945 fino al suo scioglimento (1994). Svolse numerosi incarichi governativi (sottosegretario alla Difesa, ministro dell'Interno), fino a diventare presidente del Consiglio dei Ministri per due volte consecutive (agosto 1979-settembre 1980). Eletto al Senato nel 1983, ne diventò presidente, carica che ricoprì sino all'elezione a Presidente della Repubblica (giugno 1985) dimettendosi, per l'occasione, dalla DC. Si dimise il 28 aprile 1992, a poco più di due mesi dalla scadenza del settennato, ritenendo di non avere, a mandato virtualmente scaduto, la forza istituzionale per indurre i partiti a un accordo di governo all'indomani delle elezioni politiche del 5 aprile. Divenuto senatore a vita, mantenne nel tempo una posizione indipendente, ma fu sempre pronto a intervenire sui temi più scottanti della politica italiana. Nei primi mesi del 1998, Cossiga costituiva l'UDR (Unione Democratica per la Repubblica), formazione che entrava poi a far parte della maggioranza di governo guidata dal leader dei Democratici di sinistraM. D'Alema. Dissoltosi l'UDR, Cossiga prendeva le distanze dal governo D'Alema, e fallito anche il tentativo di costituire un nuovo soggetto politico centrista (Unione per la Repubblica, 1999) comprendente i socialisti di Boselli e i repubblicani di La Malfa, alle elezioni politiche del 2001 dava il suo appoggio a S. Berlusconi, al cui governo negava tuttavia la fiducia in Senato. Nel giugno 2002, in polemica con il presidente della Repubblica Ciampi, si dimetteva dalla carica di senatore a vita, ma ben presto tornava sui suoi passi. Nel 2008 votò la fiducia al governo di centro-destra

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