Cotronèi

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comune in provincia di Crotone (50 km), 502 m s.m., 78,13 km², 5500 ab. (cotronellari), patrono: san Nicola di Bari (6 dicembre).

Centro posto sul versante nordorientale della Sila Piccola, sulla dorsale tra le valli dei fiumi Neto e Tacina; è compreso Parco Nazionale della Sila. Fu fondato dai Crotoniati come avamposto per la difesa del proprio territorio da incursioni nemiche; da Crotone stessa derivò il proprio nome e di tale città seguì a lungo le vicende storiche. Ebbe diversi feudatari tra i quali i Filomarino.L'abitato conserva i ruderi del castello feudale, la parrocchiale tardobarocca di San Nicola, il palazzo Verga-Filomarino e numerose architetture, edicole votive e fontane.§ L'economia si basa sull'agricoltura, in cui prevalgono le coltivazioni di olivi e viti, sull'allevamento ovino e bovino, favorito dai rigogliosi pascoli, sullo sfruttamento dei boschi (soprattutto legname) e sull'industria olearia, enologica e della lavorazione del legno. Nel territorio è attiva una centrale idroelettrica alimentata dalle acque del bacino artificiale del lago Ampollino, che è anche meta di turismo estivo e di sport invernali; è sviluppato inoltre il turismo escursionistico al bosco del Gariglione, dove l'antica foresta silana permane nelle condizioni originarie.

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