Sila, Parco Nazionale della-

Indice

superficie 736,95 km², altitudine 800-1928 m s.m. (monte Botte Donato), province: Catanzaro, Cosenza, Crotone. Sede a San Giovanni in Fiore (CS). Istituzione: 2002.

Territorio

Istituito sull'altopiano della Sila in luogo del preesistente Parco Nazionale della Calabria, ne accorpa due dei tre nuclei originari (Sila Grande e Sila Piccola), cui si è aggiunta una porzione della Sila Greca. La Sila Piccola di natura metamorfica, culmina nel monte Gariglione (1765 m); la Sila Grande, invece, di natura granitica, ha nel monte Botte Donato la sua cima più alta. L'area, solcata da valli e dorsali montuose, è ricchissima di corsi d'acqua e comprende i laghi artificiali Arvo e Ampollino, che, insieme al lago di Cecita, che confina con il parco, costituiscono uno dei maggiori comprensori idrici ed energetici del Suditalia. Fitto di boschi, di estese e impenetrabili selve e quasi interamente selvaggio, il parco non ha nuclei abitati al suo interno e ciò rappresenta la sua peculiarità. § L'attività tipica della zona è la pastorizia transumante, legata a una ricca produzione lattiero-casearia (butirro, caciocavallo silano DOP, provola) e di salumi (capocollo, soppressata, salsicce).

Flora e fauna

La foresta è praticamente la sovrana nel parco: distese di pino laricio, faggete e castagneti ricoprono la Sila Grande, mentre abete bianco e faggio costituiscono le principali formazioni boschive della Sila Piccola; diffusi sono anche il cerro, l'acero di monte, il pioppo tremulo e l'ontano nero. Oltre cinquanta esemplari di pino laricio e di acero di monte, i cosiddetti “giganti della Sila”, che raggiungono un'altezza media di 35 m, sono dislocati nel territorio del comune di Spezzano della Sila; in località Monte Gariglione, a Taverna, crescono invece circa quindici tra faggi e abeti monumentali. Tra le particolarità del parco si segnalano il giglio rosso, la viola, il geranio selvatico, il ranuncolo, la primula e varie specie di orchidee. I principali mammiferi che popolano l'area protetta sono: il lupo, il gatto selvatico, il capriolo, il cervo, la volpe, la martora, il ghiro, la faina, la donnola e lo scoiattolo meridionale, una sottospecie caratterizzata dalla livrea nera e dal ventre bianco. È molto ricca l'avifauna, che include la presenza eccezionale del picchio nero e di numerosi rapaci, quali lo sparviero, la poiana, il gheppio, l'allocco, il gufo e la civetta.

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