Franceschini, Dario

politico italiano (Ferrara 1958). Si è laureato in giurisprudenza all'università di Ferrara e dal 1985 ha esercitato la libera professione come avvocato civilista. Il suo impegno politico è iniziato nel 1974 ed entra nella Democrazia Cristiana, allontanandosene poi nel 1993 nella fase di trasformazione della DC in Partito Popolare Italiano. Nel 1994 ha aderito ai Cristiano Sociali fondando il movimento a Ferrara e divenendone Consigliere Nazionale. Dopo la scissione del PPI e l'adesione dello stesso all'Ulivo è rientrato nel partito e dal 1997 al 1999 è chiamato all'incarico di vicesegretario nazionale. Tra i fondatori della Margherita, nel luglio 2001 è entrato a far parte del Comitato costituente del partito nel quale diventa coordinatore dell'esecutivo nazionale. Alle elezioni politiche del 2006 è stato capolista dell'Ulivo nella circoscrizione Lombardia II e candidato in Emilia-Romagna. Presidente del nuovo gruppo parlamentare L'Ulivo alla Camera dei Deputati dal maggio 2006 all'ottobre 2007, dopo aver ricoperto l'incarico di vicesegretario del Partito Democratico, in seguito alle dimissioni di W. Veltroni, nel febbraio 2009 viene eletto segretario nazionale. Nel 2013 è nominato Ministro per i rapporti con il Parlamento, mentre nel 2014 Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, nei governi Renzi e Gentiloni. Nel 2017 presiede a Firenze il G7 per la cultura, un’iniziativa da lui ideata che ha riunito i ministri della cultura dei sette Paesi più ricchi del mondo per discutere il tema “La cultura come strumento di dialogo tra i popoli”. Durante il vertice si è deciso di creare, con l’approvazione dell’ONU e dell’UNESCO, una task force di "caschi blu della cultura", con l’obiettivo di proteggere il patrimonio culturale mondiale dalla minaccia del terrorismo e dalle calamità naturali. Nel 2018, in seguito all’instaurazione del Governo Conte, Franceschini cessa l’attività di ministro. Il 4 settembre 2019 entra a far parte del governo Conte bis, in qualità di Ministro della cultura e del turismo.
Tra le sue pubblicazioni Il Partito Popolare a Ferrara. Cattolici, socialisti e fascisti nella terra di Grosoli e Don Minzoni (1985), Nelle vene quell'acqua d'argento (2006), La follia improvvisa di Ignazio Rando (2007), Daccapo (2011), Mestieri immateriali di Sebastiano Delgado (2013), Disadorna e altre storie (2017).

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