Guzzi, Virgìlio

pittore e critico d'arte italiano (Molfetta 1902-Roma 1978). Laureato in lettere all'Università di Roma, negli anni Trenta tenne rubriche di critica d'arte sulle riviste Nuova Antologia e Primato, legando parallelamente i suoi esordi artistici al novecentismo romano (Paesaggio romano, 1932) e occupandosi in particolare di autori come P. Fazzini, R. Guttuso, A. Ziveri, F. Pirandello e di altri rappresentanti della Scuola Romana tra le due guerre. Nel 1945 Guzzi divenne critico d'arte del Tempo, mentre la sua pittura volgeva verso l'impressionismo e il tonalismo morandiano. Si avvicinò quindi al postcubismo per poi elaborare un linguaggio teso a una sinteticità plastica e formale. Parallelamente proseguì la sua attività di studioso, intervenendo sulle tematiche del dibattito critico del dopoguerra, cioè sul rapporto tra astrazione e figurazione e tra quest'ultima e l'arte informale.

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