Houdon, Jean-Antoine

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scultore francese (Versailles 1741-Parigi 1828). Fu allievo di J.-B. Pigalle a Parigi e di M. Slodtz all'Accademia di Francia a Roma, città in cui rimase dal 1764 al 1768. Sono di questo periodo il S. Giovanni Battista (distrutto) e il S. Bruno per S. Maria degli Angeli, e lo Scorticato (Parigi, École des Beaux-Arts), opera di crudo realismo, frutto dei suoi assidui studi di anatomia e divenuta modello famoso per tutte le accademie d'Europa. Al suo ritorno a Parigi, partecipò al Salon del 1769 presentando opere esemplate su modelli classici ma improntate a una raffinata eleganza settecentesca (Morfeo, Diana cacciatrice, Parigi, Louvre; allegorie dell'Estate e dell'Inverno, Montpellier, Musée Fabre). La produzione migliore e più vera dell'artista è però quella dei ritratti. Questi, di un lucido realismo immune da compromessi (Houdon si valeva infatti di calchi dal vivo e di scrupolose misurazioni anatomiche), animati da un'interiorità profonda e frutto di un'intensa partecipazione critica ed emotiva, gli procurarono l'ammirazione degli ambienti illuministici e numerose commissioni anche dall'estero. Al ritratto di Diderot, eseguito nel 1771 (Parigi, Louvre), seguirono così quelli di Molière, Rousseau, D'Alembert, Voltaire, Buffon, Franklin; nel 1786 si recò negli USA, dove eseguì molti busti e la statua di Washington per il Campidoglio di Richmond (terracotta al Louvre). Attivo anche durante la Rivoluzione francese (busti di Bailly, La Fayette, Mirabeau), Houdon si allontanò in seguito gradatamente dalla scena dell'arte dominata da David, che gli era ostile, e improntata al più rigoroso classicismo. 8 pp 90-94

Bibliografia

L. Benoist, La sculpture française, Parigi, 1945; R. Zeitler, Klassizismus und Utopia, Stoccolma, 1954; G. Pischel, Storia universale della scultura, Milano, 1983.

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